L’Italia alzerà il suo nuovo scudo anti-IPTV per salvare il suo calcio: un’altra spada nell’acqua?

L’Italia è un paese dove l’IPTV illegale è una vera piaga, secondo gli articoli di attualità. Corriere della Sera E La Gazzetta dello Sport. Nel mirino: 3 milioni di abbonati di queste piattaforme per pirateria e distribuzione fraudolenta di migliaia di canali TV e servizi SVOD (Netflix, Amazon Prime Video, Apple TV+, ecc.).

Nome in codice IPTV sul territorio italiano: “pzzotto”.

Deficit da 350 milioni di euro l’anno

“Il pezzotto” è particolarmente dannoso per il calcio italiano, con perdite annuali stimate in 350 milioni di euro. In altre parole: i giochi, soprattutto quelli di Serie A, sono molto seguiti sull’IPTV transalpina illegale, con grande sgomento dei canali gratuiti o a pagamento, dei club e delle federazioni calcistiche.

Disattivare le reti IPTV non è un compito facile. Separatamente, l’AGCOM, l’autorità di regolamentazione delle comunicazioni, annuncia la piena attivazione di un nuovo scudo anti-IPTV denominato “oscura pezzotto” entro il 31 gennaio 2024.

L’entrata in vigore del progetto “Oscura Pezzotto”, approvato dal Parlamento nel luglio 2023, era prevista per l’8 dicembre 2023. Nonostante la data fosse molto simbolica e fosse all’ordine del giorno un allettante Juventus-Napoli, non è stata rispettata.

I cursori di questo strumento sviluppato dalla stessa Serie A necessitano ancora di essere aggiustati. Fatto ciò, “oscura pezzotto” dovrebbe essere in grado di bloccare nella massima impunità, entro 30 minuti dalla loro identificazione, gli indirizzi IP illegali che inoltrano programmi tutelati dai diritti di trasmissione.

Si prevede che gran parte del processo sarà automatizzato, il che rappresenterebbe un duro colpo per i fornitori di IPTV in Italia.

Tentativi falliti in passato

Questa è la teoria ed è chiaro che le precedenti offensive dell’Italia contro l’IPTV illegale non hanno dato i loro frutti in passato.

Nel 2019 la Serie A ha cercato di sensibilizzare i telespettatori sui pericoli della pirateria con la campagna “Piracy Kills Football”.

Nel 2019, il calcio di Serie A in Italia ha trovato gli stadi svuotati a causa della pirateria e della trasmissione illegale delle partite sulle reti IPTV. ©Internet

Nel maggio 2021, la polizia italiana ha annunciato di aver messo a tacere l’80% dell’IPTV illegale in seguito all’operazione Black Out e allo smantellamento di una gigantesca rete che generava 15 milioni di euro di entrate al mese.

Notizie IPTV in Europa

Nelle ultime settimane diversi paesi europei sono stati molto attivi nella lotta contro l’IPTV illegale.

In Spagna, la polizia nazionale ha recentemente arrestato un espatriato britannico di 62 anni che vendeva segretamente abbonamenti IPTV in bar e ristoranti nella famosa località balneare di Benidorm.

L’espatriato vendeva IPTV illegale in bar e ristoranti: un business lucroso da 220mila euro

Questa attività dovrebbe generare entrate generose anche per il piccolo rivenditore, ultimo anello della catena.

I guadagni pazzeschi dei piccoli rivenditori IPTV: margine del 50%, migliaia di € senza alcuno sforzo

In Germania e Austria, una rete smantellata nell’ottobre 2023 consentirebbe ad alcuni rivenditori di medie dimensioni di ricevere fino a 25.000 euro al mese.

Le cifre folli dello smantellamento di una rete IPTV illegale: il rivenditore riceveva fino a 25.000 euro al mese

Casimiro Napolitani

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