La cenere vulcanica dell’Etna, attiva da diverse settimane, ha costretto ieri domenica le autorità italiane a sospendere temporaneamente i voli verso la Sicilia orientale.
Un pennacchio di cenere e fumo proveniente dall’Etna, uno dei vulcani più attivi del mondo, ha causato l’interruzione degli atterraggi e dei decolli all’aeroporto di Catania per gran parte della giornata di ieri, per la terza volta nell’ultimo mese.
Il divieto è arrivato in serata, ma la direzione aeroportuale ha avvertito di “possibili ritardi e cancellazioni dei voli”.
La cenere vulcanica dell’Etna raggiunse l’Attica e il Peloponneso
Italia: Cenere e lava fuoriescono dai vulcani Etna e Stromboli – sfociano nel mare [βίντεο]
Milioni di viaggiatori viaggiano ogni anno dall’aeroporto di Catania, che serve la parte orientale della Sicilia, sede di destinazioni turistiche come Taormina e Siracusa.
L’Etna continua a ruggire
L’Etna è stato attivo nelle ultime settimane, eruttando più volte cenere vulcanica calda e colate laviche dall’inizio di luglio.
Il mese scorso, l’aeroporto ha sospeso tutti i voli due volte perché le piste erano coperte di cenere dovuta alle eruzioni dell’Etna.
Domenica, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha segnalato una “fontana di lava” sull’Etna, il vulcano più alto d’Europa con i suoi 3.324 m. Sebbene il vulcano, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, sia costantemente attivo, le vittime sono rare poiché le autorità rimangono vigili. Tuttavia, nel 1987, due turisti furono uccisi da un’improvvisa eruzione vicino alla vetta dell’Etna.
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