Nuovo caso di razzismo nel calcio italiano

Il candidato favorito alla presidenza della Federcalcio italiana, Carlo Tavecchio, sabato ha fatto scandalo in Italia e non solo. Ha infatti fatto commenti razzisti che alcuni hanno interpretato come un attacco a Paul Pogba, un francese di origine guineana.

Esattamente un anno fa, Cécile Kyenge, allora ministro dell’Integrazione nel governo Letta, fu colpita da banane durante un incontro. Sempre un anno fa, il giocatore del Milan Kevin Constant uscì dal campo a metà partita, arrabbiato per gli insulti razzisti di cui era stato sottoposto. Da allora la situazione in Italia non è molto migliorata. Nel mondo del calcio, la stupidità di certi commenti dei tifosi e talvolta anche dei dirigenti è sconcertante.

Questo sabato è stato Carlo Tavecchio, candidato alla presidenza della Federcalcio italiana (FIGC), a commettere un vero e proprio incidente. L’ex presidente della Lega Italiana lo ha spiegato sabato in una riunione della Lega Nazionale Dilettanti: “L’Inghilterra controlla individualmente i giocatori in arrivo per verificarne la professionalità e la capacità di giocare in casa, ma siamo, invece, consapevoli che Opti Poba sta arrivando ecco che prima ha mangiato banane, che ora gioca nella Lazio e che sono tutti contenti.

Il resto dopo questo annuncio

Molti media stranieri come “La squadra “, ha paragonato questo ormai famoso ma immaginario “Opti Poba” alla nuova stella francese Paul Pogba, 21 anni e già giocatore chiave della Juventus. A tutelarlo è intervenuto lo stimatissimo agente del giocatore, Mino Raiola: “Giudico le persone da quello che dicono e quello che ha detto il candidato presidente della FIGC è sintomatico della sua ignoranza. “Di quello che parla e questo ha pregiudizi razzisti”. . Se questa è la persona che dovrebbe guidare il rilancio del calcio italiano, siamo fregati.

Il resto dopo questo annuncio

“Accetto tutte le critiche, ma non l’accusa di razzismo”

Carlo Tavecchio ha smentito di voler prendere di mira l’ex giocatore del Manchester United. Ha rifiutato addirittura di essere definito razzista: “Accetto qualsiasi critica, ma non l’accusa di razzismo, perché tutta la mia vita testimonia il contrario, soprattutto la sua vita mostra una propensione all’appropriazione indebita. È stato condannato cinque volte tra il 1970 e il 1998 a pene detentive non superiori a quattro mesi per falso, frode assicurativa e previdenziale, evasione fiscale e mancato rispetto delle norme sulla tutela dell’ambiente.

La reazione ai commenti di Tavocchio è stata unanime. La FIFA (Federazione Internazionale Calcio) ha invitato in una lettera la Federcalcio italiana ad “adottare misure adeguate per indagare e decidere”. Ha ritenuto inoltre necessario ricordargli che “la lotta al razzismo è una priorità assoluta”. È stata contattata la Task Force della FIFA contro il razzismo e la discriminazione. Anche il presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi, ha condannato fermamente le dichiarazioni di Carlo Tavecchio: “Questa affermazione sugli stranieri che mangiano banane è indicibile. Per usare il vocabolario del calcio, direi addirittura che è stato un autogol incredibile. Tuttavia sarebbe un errore se il governo interferisse nella politica sportiva federale. Rispettiamo l’autonomia delle federazioni sportive”. Debora Serrachiani, vicepresidente del Partito Democratico del presidente Renzi, ha sintetizzato bene la situazione nella sua dichiarazione di domenica. “La Repubblica” : “Le parole di Tavecchio sono la fotografia di ciò che non possiamo più permetterci”. Perché sì, l’Italia si permette da tempo discorsi del genere senza che le autorità reagiscano. Il messaggio veniva dall’alto. Adesso tocca a lui toccare la base.

Il resto dopo questo annuncio

Il resto dopo questo annuncio

Il gol di Paul Pogba contro la Nigeria

Casimiro Napolitani

"Comunicatore. Studioso professionista del caffè. Fanatico della cultura pop esasperante e umile. Studente devoto. Amichevole drogato di social media."