La Russia ha affermato che sta espellendo un totale di 85 diplomatici da Francia, Spagna e Italia in risposta a mosse simili da parte di questi paesi, rilevando che le relazioni con i principali membri dell’UE sono state tese dall’inizio della guerra contro l’Ucraina.
Il ministero degli Esteri ha annunciato che avrebbe espulso 34 diplomatici dalla Francia, 27 dalla Spagna e 24 dall’Italia.
I tre paesi europei messi insieme hanno espulso più di 300 russi dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina il 24 febbraio.
I diplomatici russi sono stati ripetutamente accusati di spionaggio, cosa che Mosca nega. La Russia ha espulso il mese scorso 45 diplomatici polacchi e 40 tedeschi. Ha annunciato, tra l’altro, misure di ritorsione nei confronti di Finlandia, Romania, Danimarca, Svezia, Norvegia e Giappone.
Il primo ministro italiano Mario Draghi ha definito la mossa di Mosca un “atto di ostilità” e ha messo in guardia dal tagliare i canali diplomatici.
Parigi ha “condannato fermamente” l’espulsione di 34 diplomatici francesi, rilevando che la decisione della Russia “non aveva basi legittime”.
“La parte russa presenta la decisione come una reazione alle decisioni prese dalla Francia” ad aprile, quando “diverse dozzine di agenti russi” sono stati espulsi con l’accusa di spionaggio, ha affermato il ministero degli Esteri francese.
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