Manos e Costas Stefanis si sono recati in Italia per percorrere i loro primi chilometri con la Hyundai i20 N Rally2, che condivideranno all’Acropolis Rally dall’8 all’11 settembre.
La preparazione di Manos e Kostas Stefanis per il Raduno dell’Acropoliil 10° round del Campionato del Mondo Rally di quest’anno (WRC) dall’8 all’11 settembre si è intensificato. In questo contesto, il duo ha avuto il primo contatto in Italia con la Hyundai i20 N Rally2, che gareggerà sui circuiti speciali greci.
L'”incontro” di Manos e Kostas con la nuova macchina e la sua gente motori GBdella squadra, che si è occupata della preparazione e del supporto tecnico della partecipazione, si è svolta sulla pista sabbiosa”Circuito Internazionale Fuoristrada di Ravenna“, che si trova a est di Bologna. Il primo compito è stato quello di trovare la posizione di guida ideale per Manos e quella più pratica per il copilota per Kostas Stefanis.
Subito dopo, l’equipaggio ha completato i suoi primi chilometri di corsa con il Hyundai i20N Rally2, e ha ottenuto impressioni positive sia sull’auto che sul funzionamento generale del team GB Motors. Fin dai primi chilometri Manos Stefanis ha messo in evidenza la cordialità della Hyundai i20 N Rally2, mentre Kostas Stefanis non ha mancato di citare l’enorme evoluzione tecnologica che comportano le vetture da corsa delle specifiche specifiche.
La familiarizzazione di Manos e Kostas Stefanis con la vettura proseguirà pochi giorni prima dell’inizio della nostra gara nazionale, con un’altra giornata di test, questa volta nel nostro Paese. Gli sponsor della partecipazione di Manos e Costas Stefanis all’Acropolis Rally sono Hyundai Hellas e Coral AE – licenziatario Shell.
Le impressioni di Manos e Kostas Stefanis sul primo test con la Hyundai i20 N Rally2.
Manos Stefanis
“Abbiamo avuto l’opportunità di completare i nostri primi chilometri di gara con la nuova Hyundai i20 N Rally2. L’ambiente tecnologicamente avanzato richiede un po’ di tempo per abituarsi, quindi il mio obiettivo iniziale era quello di “sintonizzarmi” sui comandi al volante, sulle funzioni che svolgono e trovare la posizione di guida ideale.
Alla guida della Hyundai i20 N Rally2, la prima impressione che ho avuto è particolarmente positiva in quanto l’auto è abbastanza amichevole. Certo, per poterne sfruttare appieno il potenziale, servono tanti chilometri di corsa, perché c’è ancora tanto spazio per migliorare.
Non vedo l’ora che arrivi il giorno in cui percorreremo più chilometri in terra greca per prepararci al meglio per la nostra gara nazionale.
Dai pochi chilometri percorsi in Italia posso affermare con certezza che la Hyundai i20 N Rally2 richiede un adattamento dello stile di guida alle esigenze e capacità delle moderne vetture di questa categoria, che si discosta notevolmente dalle specifiche WRC delle precedenti La generazione distingue le vetture come e da quelle del gruppo N.
A parte la macchina, è stato in Italia che abbiamo avuto il nostro primo contatto con il team GB Motors. Le nostre impressioni sono molto positive in quanto le loro persone erano disposte ad ascoltare ciò che abbiamo menzionato per avvicinare il più possibile l’auto alle nostre misurazioni.
Questo mi riempie di ottimismo sul fatto che lavoreremo insieme in modo ottimale durante il Rally dell’Acropoli”.
Costa Stefani
“È stato davvero bello trovarmi nell’ambiente familiare di un’auto da corsa con la livrea odierna. Innanzitutto mi è piaciuto molto che il sedile del passeggero fosse posizionato molto in basso, come avevo preferito in passato.
La Hyundai i20 N Rally2 ci ha impressionato molto positivamente. I freni sono impressionanti, mentre le sospensioni e il telaio sono lì per aiutarti a muoverti velocemente una volta che hai esperienza.
A livello di gara i segni non cambiano, il pilota deve solo metterli in pratica su strada ed evitare inutili movimenti, volanti o stalli, dato che le auto con specifica Rally2 ora hanno tale geometria e assetto Si accendono in modo razionale e modo a misura di timer.
Per quanto riguarda il team GB Motors, il quadro che abbiamo ottenuto è stato molto positivo, mentre la permanenza del boss Alfonso Giacobazzi nel team dei fratelli Alessandrini negli anni ’80 ha contribuito a riportare alla luce bei ricordi.
Allo stesso tempo, Alfonso e il resto degli ingegneri del team sono pronti ad ascoltare le preferenze dell’equipaggio e ad apportare modifiche alla vettura di conseguenza.
Quando abbiamo spento il motore e ci siamo preparati per partire, la nostra prima impressione è stata di un gruppo di persone molto disciplinate che sanno il fatto loro quando si tratta di preparare un’auto Rally2 moderna, ricca di tecnologia e di ultima generazione”.
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