Dopo che i colloqui tra i rappresentanti di Belgrado e Pristina si sono conclusi ieri senza un accordo a Bruxelles, sorge la domanda se e come ciò influirà sulla formazione e sul voto del nuovo governo. Secondo le informazioni non ufficiali di Danas provenienti da ranghi vicini ai progressisti, è possibile che il nuovo potere esecutivo in Serbia non venga votato entro la fine di agosto come previsto.
Come ci è stato detto, è improbabile che il nuovo governo venga discusso in Assemblea, vista la situazione tesa nel nord del Kosovo, che è stata riportata dai media per giorni e che potrebbe peggiorare con l’avvicinarsi dell’inizio di settembre.
Secondo i nostri interlocutori vicini a SNS, anche se a Bruxelles si raggiungerà un accordo, ci vorrà del tempo per “condizionarlo” e presentarlo al pubblico nel “modo giusto”.
L’allentamento della situazione e delle tensioni nel nord del Kosovo, Belgrado e Pristina, è stato uno dei motivi dell’incontro di ieri tra il presidente della Serbia, Aleksandar Vučić, e il primo ministro del Kosovo, Aljbin Kurti.
Il commissario agli Esteri dell’UE Josep Borelj ha annunciato la loro continuazione dopo l’interruzione dei colloqui, dicendo che c’è ancora tempo fino al 1 settembre, quando Pristina prevede di iniziare ad attuare le sue decisioni su targhe e documenti personali.
Anche gli Stati Uniti d’America vogliono continuare il dialogo.
Il presidente dell’SNS, che è anche presidente dello stato, Aleksandar Vučić, ha annunciato che avrebbe annunciato il nome del mandato al suo ritorno da Bruxelles e che il parlamento serbo potrebbe discuterne entro la fine di agosto.
Dato che è tornato da Bruxelles con un lavoro in sospeso e ha convocato domenica un incontro con i rappresentanti del Kosovo e dei serbi di Metohija, si presume che Vučić non si occuperà della composizione del governo per qualche tempo.
Il termine per la formazione del governo scade il 2 novembre, quindi c’è tempo fino ad allora, e davanti ai suoi elettori e al pubblico “c’è anche un giustificato motivo” per superare i termini annunciati per la formazione del governo.
Fino ad allora, ancor prima di partire per Bruxelles, Vučić ha adescato il pubblico e ha detto che Miloš Vučević e Ana Brnabić del SNS, ma anche qualcun altro su suggerimento dei partner della coalizione dei progressisti, potrebbero essere i nuovi leader.
Secondo le nostre informazioni ufficiose, il governo vuole evitare le trasmissioni parlamentari in questo periodo teso a causa di possibili argomentazioni goffe da parte dei rappresentanti dell’opposizione che utilizzeranno sicuramente tutti i pregi e gli argomenti della critica.
Ciò che potrebbe prolungare l’elezione di un nuovo governo, secondo le stime ufficiose dei nostri interlocutori vicini al SNS, è l’annunciato svolgimento della settimana dell’Europride con una marcia il 17 settembre a Belgrado, che sarà ed è già un campo di addestramento per conflitti tra governo e opposizione, e quindi cittadini.
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