È di fondamentale importanza per i serbi che ci vivono Kim, perché nonostante tutti gli ostacoli ei ricatti, siamo riusciti a salvare i documenti personali serbi del nostro popolo nella provincia, salvando così la presenza dello Stato serbo in questa regione. Ciò significa che qualsiasi cittadino serbo residente in Kosovo e Metohija potrà circolare liberamente con una carta d’identità serba. Ogni serbo del sud e del nord dell’Ibar, senza eccezioni, potrà vivere, lavorare, viaggiare e attraversare i varchi amministrativi normalmente e senza problemi con la propria carta d’identità serba.
Posso dire al pubblico che in queste settimane abbiamo combattuto una difficile battaglia diplomatica guidata dal presidente Vučić, a partire dall’obbligo di rispettare l’accordo sulla libertà di movimento firmato nel 2011 dall’ex governo di Belgrado, che Pristina ha cercato di utilizzare per abolire Carte d’identità serbe e, quindi, l’abolizione dello stato di Serbia e Kosovo. Non lo abbiamo permesso, perché siamo riusciti a conservare le carte d’identità rilasciate dalla Repubblica di Serbia per i serbi residenti in Kosovo e Metohija.
Questo pomeriggio siamo stati informati che la condizione di Belgrado, di cui ha parlato questa mattina il presidente Vučić, è stata accettata e che l’UE ha ricevuto garanzie che i serbi del Kosovo e Metohija potranno circolare liberamente con le carte d’identità serbe. L’accordo odierno, che accetta i documenti personali principalmente per la reciproca ragione pratica della libertà di circolazione, è accompagnato dal testo del disclaimer, che sarà ben visibile in tutto, che recita quanto segue:
“L’autorizzazione all’uso delle carte d’identità rilasciate da Pristina (Kosovo) è fatta solo per ragioni pratiche al fine di facilitare la posizione delle persone e di consentire la libera circolazione, in conformità con l’accordo sulla libertà di circolazione concluso nell’ambito del dialogo nel 2011, non può essere interpretato come il riconoscimento dell’indipendenza dichiarata unilateralmente del Kosovo, non pregiudica la determinazione dello status definitivo del Kosovo e non può essere interpretato come il consenso di Belgrado ad allontanarsi dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite Risoluzione 1244 (1999)’.
LE TARGHE KM NON SONO ILLEGALI, MA… Petković ha risposto a Kurti e Svečlja: Il ricatto penale non passerà!
Kurti, ci stai provando invano, mentre Vučić è il presidente, non c’è riconoscimento del Kosovo! Petković ha risposto brutalmente al primo ministro di un paese falso!
Con questo accordo, i serbi del Kosovo e Metohija rimangono soli e non avranno bisogno di documenti, documenti giustificativi o documenti aggiuntivi per poter vivere dalle loro case. Con questo accordo, siamo riusciti a garantire che i nostri abitanti che vivono su KIM non ricevano alcun documento con un regime di visto di 90 giorni, perché i serbi su KIM non saranno mai stranieri nella loro stessa terra.
Nel prossimo periodo ci attendono sfide significative per quanto riguarda le targhe serbe, ma posso confermare che il 1 settembre i serbi in Kosovo e Metohija non avranno problemi con i documenti serbi ai valichi amministrativi. Pristina ha finalmente accettato l’esistenza di documenti personali rilasciati dalla Repubblica di Serbia per i serbi che vivono in Kosovo e Metohija.
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