Alessandropoli: Transito delle forze italiane dal porto – Notizie – notizie

Un altro paese della NATO utilizza il porto di Alessandropoli per scaricare e caricare militari e altro materiale delle sue forze armate che partecipano all’Alleanza Atlantica.

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trasmissione italiana

La nave da trasporto italiana “SEVERINE” (foto sopra, da evros-news.gr) è arrivata ieri, mercoledì, nel porto di Alessandropoli, che prima scaricherà e poi caricherà materiale appartenente alle forze armate italiane, riferisce evros-news.gr.

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La nave ha una lunghezza fuori tutto di 152 metri e una larghezza di 22 metri e può trasportare un carico totale di 16.342 tonnellate.

Infatti, per questa attività, così come per le altre in corso, oltre alle continue spedizioni di grano, che sono le sue attività commerciali per eccellenza, si è svolto ieri un incontro informativo presso le strutture dell’Autorità Portuale di Alexandroupolis (OLA ) con tutti i servizi e le forze di sicurezza coinvolti .

“Un altro alleato”

“Guideremo contemporaneamente tre operazioni logistiche militari indipendenti, oltre alle forze armate italiane.

“Un altro paese alleato della NATO sceglie il porto di trasporto militare specializzato di Alexandroupoli”, ha affermato il presidente dell’OLA Kostas Hatzimichael.

importanza strategica

La rivista The Economist ha scritto qualche giorno fa che il porto di Alexandroupolis è di importanza strategica per gli interessi occidentali.

La posizione geografica del porto lo rende attraente per i pianificatori logistici della NATO. Le navi americane attraccano lì. Ha anche buoni collegamenti stradali e ferroviari a nord attraverso il lato orientale dell’Alleanza.

In particolare, fornisce l’accesso all’Ucraina attraverso la Bulgaria e la Romania. Usandolo come stazione di passaggio, aggira il Mar Nero, dove la Russia staziona le truppe, e il Bosforo, un punto strettamente controllato dal membro della NATO ma “capriccioso” della Turchia.

E un hub energetico

L’America utilizza il porto per il dispiegamento e potrebbe eventualmente diventare un hub energetico, con piani per due terminali galleggianti di gas naturale liquefatto a poche miglia dalla costa. Ciò aiuterà i paesi della regione a ridurre la loro dipendenza dal gas russo.

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Giacinta Lettiere

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