Se il mezzo OLIO Damaris Egurrola è crollata in area di rigore, dopo lo shock di Gunnarsdottir, Cayman ed Endler (38°), la squadra di orienteering femminile si è sentita maledetta per l’ennesima volta giovedì sera a Torino. Abbastanza ben controllato contro la Juventus dopo mezz’ora e vantaggio grazie a Lindsey Horan dopo una splendida apertura Wendi Fox (0:1, 23), questa probabile “lussazione rotulea” dell’internazionale olandese fu un punto di svolta.
“Forse nessun club ha mai sperimentato il nostro attuale tasso di infortuni”, osserva Sonia Bompastor su OL Play. Mentalmente e moralmente è difficile per i giocatori. Quando vedono l’infortunio di Damaris, abbiamo la sensazione che si prenderanno una botta in testa prima dell’intervallo. Già quattro campioni in carica dell’ultima finale di Champions League vinta a maggio (Carpenter, Mbock, Macario e Hegerberg), il tecnico del Lione si è reso conto ancora una volta che la sua squadra era estremamente fragile a inizio stagione.
“Certo che la situazione ci preoccupa”
schiacciato come mai prima d’ora Otto giorni prima con l’Arsenal (1-5), questa volta l’OL non è riuscito a mantenere il vantaggio di misura in Italia e ha subito uno sfortunato autogol di Melvine Malard (1-1, 52esimo). Aggiungi a ciò il “dolore al tendine del ginocchio” di Selma Bacha quando è crollata in campo dopo il fischio finale e capirai quanto sarà difficile la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League. .
Terzo nel girone, il Lione è a tre punti dalla Juve (2°) e cinque dietro arsenale (1.), prima del doppio confronto con lo Zurigo, la lanterna rossa. “È difficile, al momento non siamo fortunati”, osserva il portiere del Lione Christiane Endler su OL Play. Certo, la situazione ci preoccupa. “È la prima volta che vediamo l’otto volte campione d’Europa preoccupato così presto in una stagione.
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