ROMA – La polizia italiana ha arrestato oggi in Sicilia Andrea Bonafede, un uomo che ha prestato la sua identità a uno dei boss mafiosi italiani più ricercati, Matteo Messini Denaro, che si è nascosto dalla legge per 30 anni fino al suo arresto a Palermo la scorsa settimana.
Grazie a Bonafede, Messina Denaro “ha potuto muoversi liberamente in Italia, sfuggire alla legge e utilizzare i servizi sanitari pubblici italiani senza rivelare la sua vera identità”, secondo l’accusa, riporta AP.
I pubblici ministeri italiani ritengono che Bonafede, un presunto membro di Cosa Nostra, abbia ricevuto 20.000 euro da Messina Denara per acquistare una casa nella Sicilia occidentale che fungeva da nascondiglio per il boss mafioso.
Messina Denaro è stato arrestato il 16 gennaio in una clinica di Palermo mentre stava facendo chemioterapia, e in questa occasione ha utilizzato la carta d’identità di Bonafede con una foto sostitutiva.
Dopo l’arresto, la polizia ha anche fatto irruzione in tre case dove il boss si era nascosto negli ultimi mesi e ha trovato ricevute di ristoranti di lusso, gioielli e locandine di film, tra gli altri, dei film “Il Padrino” e “Joker”.
Messina Denaro è stato condannato in contumacia a più ergastoli e si ritiene che sia stato una delle menti di una serie di attentati in Italia nel 1992, riferisce Tanjug.
In uno di essi morì anche il famoso giudice italiano Giovanni Falcone.
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