Secondo Bloomberg, l’Italia ha informato gli Stati Uniti che prevede di ritirarsi da un controverso accordo di investimento con la Cina prima della fine del 2023, indicando un raffreddamento nei legami Roma-Pechino.
Il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha assicurato al presidente della Camera degli Stati Uniti Kevin McCarthy durante il loro incontro a Roma la scorsa settimana che, sebbene il suo governo non abbia ancora preso una decisione definitiva, il suo governo sostiene l’uscita del Paese dal ruolo centrale svolto nella “One Belt” cinese gioca One Road Iniziativa, che incarna la strategia di investimento infrastrutturale globale della Cina.
L’Italia ha aderito all’iniziativa nel 2019 quando Giuseppe Conte era presidente del Consiglio, diventando l’unico membro del G7 a prendere parte al progetto. L’adesione si rinnoverà automaticamente nel 2024 a meno che il governo Meloni non si ritiri dall’accordo.
L’Italia, come gran parte dell’Europa, è intrappolata nel mezzo di un’escalation di ostilità tra Washington e Pechino, alimentata dal continuo sostegno della Cina alla Russia mentre intraprende una guerra di conquista in Ucraina.
I paesi europei stanno cercando di trovare un equilibrio tra il tentativo di cooperare con la Cina a livello commerciale e di investimento senza essere tenuti in ostaggio dalla seconda economia più grande del mondo.
I rappresentanti di J. Meloni hanno rifiutato di commentare la questione, mentre l’ufficio di McCarthy non ha risposto a una richiesta di commento.
Da parte sua, il ministero degli Esteri cinese ha affermato che dalla firma dell’accordo, Italia e Cina hanno sperimentato una “cooperazione fruttuosa” nel commercio, nella produzione e nell’energia verde.
“Entrambe le parti dovrebbero sfruttare ulteriormente le opportunità offerte dalla BRI e intensificare la loro cooperazione reciprocamente vantaggiosa”, ha detto mercoledì il portavoce del ministero degli Esteri cinese.
Gli Stati Uniti hanno attivamente sollecitato Roma a prendere una posizione pubblica sulla questione, secondo fonti di Bloomberg che hanno voluto rimanere anonime.
I consiglieri diplomatici della Meloni stanno ancora discutendo sui dettagli e sui tempi di una decisione tra timori di ritorsioni economiche dalla Cina. Non è quindi previsto un annuncio pubblico prima del vertice del G-7 a Hiroshima il 19 maggio, affermano le fonti.
L’iniziativa cinese “Belt and Road” ha finanziato un totale di 900 miliardi di dollari di progetti infrastrutturali in tutto il mondo sin dal suo inizio.
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