La “Venere degli stracci”, una delle sculture più famose dell’artista italiano dell’Arte Povera Michelangelo Pistoletto, è stata distrutta a Napoli dopo un incendio e le autorità hanno arrestato un senzatetto di 32 anni con l’accusa di incendio doloso.
L’opera alta 10 m, che raffigura la dea dell’amore e della bellezza davanti a un enorme mucchio di vestiti e stracci colorati, si trovava nei pressi del municipio. Vi è stato installato il 28 giugno alla presenza del sindaco e del suo ideatore.
Il sindaco Gaetano Manfredi ha detto che l’incendio di prima mattina è stato “un atto di violenza che ci ha lasciato senza parole” e ha promesso di ricostruire il progetto. Michelangelo Pistoletto ha detto di sentirsi “amareggiato e ferito” dal vandalismo della sua Venere, ha aggiunto il sindaco dopo aver parlato con lui. Auspica, però, che questo incendio sia “un’opportunità per un nuovo inizio”.
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I passanti hanno lasciato qualche fiore e biglietto sui marciapiedi. “Possa una città migliore risorgere dalle tue ceneri”, recitava uno di loro, secondo il quotidiano Corriere della Sera.
Dopo aver esaminato i filmati delle telecamere del quartiere, la polizia ha arrestato un senzatetto di 32 anni con l’accusa di incendio doloso.
Molti musei in tutto il mondo presentano versioni di Venere di stracci, un’opera che giustappone la bellezza della civiltà classica con la spazzatura della società moderna. Pistoltto, 90 anni, è considerato uno dei più importanti rappresentanti del movimento dell’Arte Povera. Le sue opere sono state esposte a New York, Londra e Parigi.
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