Brutta notizia per il futuro della Serie A

Continuano le brutte notizie in Italia dopo numerosi problemi di doping o scommesse truccate. Questa volta si tratta di un decreto che ha gettato nello scompiglio l’intero campionato italiano.

Introdotto in Serie A nel 2019, “Decreto crescita“(Decreto Crescita) presto non esisterà più. Prevista per il 31 dicembre 2023, la scadenza di questo vero e proprio stimolo fiscale, volto a rilanciare la ripresa economica e in particolare a consentire l’esenzione fiscale del 50% degli stipendi dei giocatori stranieri, dovrebbe cambiare significativamente la situazione del calcio italiano. paesaggio .

Dal 2019, grazie al Decreto Crescita, la Serie A è riuscita ad attrarre calciatori di punta offrendo non solo incentivi prettamente sportivi ma anche significative agevolazioni fiscali per i calciatori stranieri. Tuttavia, questa età dell’oro sembra volgere al termine.

Christian Pulisic e Loftus-Cheek al Milan, Benjamin Pavard e Marcus Thuram all’Inter o Houssem Aouar ed Evan Ndicka alla Roma, tutti ingaggiati dopo il 1° luglio, sono già soggetti al nuovo sistema fiscale.

Oltre alla modifica fiscale, questo riallineamento dovrebbe anche incoraggiare i club italiani a rivedere la propria strategia di sviluppo e a riporre maggiore fiducia nel processo di formazione dei giovani. La Gazzetta dello Sport precisa inoltre che tra 653 giocatori e 1.083 contratti professionistici in Serie A, solo 50 persone sono interessate da questa normativa. Ciò significa però comunque una perdita fiscale di circa 150 milioni di euro per lo Stato italiano.

Casimiro Napolitani

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