Dominante e finalmente efficace, l’OM ha ottenuto giovedì la sua prima vittoria stagionale in Europa League in una grande atmosfera, battendo l’AEK Atene (3-1), una squadra amichevole.
I giorni precedenti la partita ci hanno permesso di raccontare la vecchia e particolarissima amicizia tra i tifosi dei due club. Giovedì si è festeggiato nuovamente con un eccezionale tifo della Virage Sud e poi un’ottima atmosfera per tutta la partita.
Per il Marsiglia la festa è stata ancora più dolce quando i giocatori in campo hanno risposto con un’altra bella prestazione, questa volta coronata dai tre punti.
Dopo alcuni risultati frustranti – il 2-2 contro il Brighton o le sconfitte di misura a Monaco (3-2) e Nizza (1-0) – Gennaro Gattuso sperava in una ricompensa per la sua squadra e l’ha ottenuta.
L’OM si è dimostrato subito intraprendente e ha mostrato inizialmente pregi e difetti che lo hanno caratterizzato fin dall’arrivo degli italiani. La squadra del vincitore della Coppa del Mondo 2006 guarda avanti ma, come Iliman Ndiaye, spesso va nel panico quando l’obiettivo si avvicina.
Le prime due occasioni della partita per l’attaccante senegalese sono arrivate da errori avversari, ma inizialmente ha schiacciato troppo il suo tiro (5°) prima di essere colto da una mancanza di spontaneità (20°).
Ndiaye ha avuto un’altra terza occasione, questa volta Cican Stankovic, il portiere avversario, ha fatto una bella parata (23′), e cinque minuti dopo abbiamo aperto le marcature.
Sulla destra è stato proprio lui a introdurre Jonathan Clauss, il cui cross è stato respinto vittoriosamente da Vitinha, titolare al posto di Pierre-Emerick Aubameyang, per un gol confermato dopo una stressante VAR review (1:0, 27.). ).
Pieno di fiducia
Vitinha ha attirato l’attenzione, Geoffrey Kondogbia ha finalmente centrato il punto fisicamente: l’OM è poi sembrato nettamente superiore ai greci, che hanno ricevuto solo rare munizioni su calci piazzati, spesso a causa di disattenzione di Leonardo Balerdi.
Ma come spesso accade, l’OM di Gattuso è stato colto dopo il primo gol, come quasi sempre accade. Quando i marsigliesi sono tornati dallo spogliatoio al rallentatore, sono stati puniti da un gol fortunato di Orbelin Pineda (1-1, 53esimo).
Allora tutto avrebbe potuto complicarsi, ma il portiere dell’AEK Stankovic ha deciso di semplificare la vita ai marsigliesi concatenando due palloni spettacolari con un passaggio sbagliato e un contrasto contro Vitinha, in omaggio ai giocatori di rugby che recentemente sono passati al Vélodrome da settimane passato.
Il cartellino rosso era logico e il rigore innegabile: Amine Harit lo trasforma e l’OM torna in vantaggio (2:1, 60esimo).
Meno di dieci minuti dopo, i marsigliesi cambiano attaccante ed è Jordan Veretout a segnare un nuovo rigore, questa volta generosamente concesso dall’arbitro per un leggero fallo di Nordin Amrabat su Renan Lodi (3-1, 69′).
Con questo successo, l’OM è fiducioso in vista della sfida di domenica contro il Lione e del passaggio in testa al difficile Gruppo B, che potrebbe dover condividere con l’Ajax Amsterdam se gli olandesi dovessero battere il Brighton in serata.
Soprattutto, questa vittoria e il modo in cui è stata ottenuta dimostrano che sarà sicuramente possibile raccogliere più punti tra 15 giorni in Grecia, dove l’atmosfera dovrebbe essere altrettanto buona.
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