Un anno dopo la vittoria in Europa League (C4) sul Feyenoord Rotterdam, José Mourinho si è offerto una nuova finale europea con l’AS Roma, questa volta nella massima serie di Europa League (C3), eliminando il Bayer Leverkusen giovedì sera.
Nella finale del 31 maggio a Budapest, la Roma affronterà il Sevilla FC, che giovedì sera ha sconfitto la Juventus Torino ai supplementari (2-1).
I romani avevano vinto l’andata per 1-0 grazie a un gol del figlio del club giallorosso Edoardo Bove e resistito alla pressione degli uomini di Xabi Alonso e si sono mostrati molto forti per strappare il pareggio (0-0) in una partita a cinque Difesa rinforzata dal serbo il centrocampista Nemanja Matic.
Il ritiro per infortunio di Leonardo Spinazzola (34′), sostituito da Nicola Zalewski, al termine del primo terzo non ha stravolto l’assetto difensivo romano.
Una serenità che si è avvertita anche a lato della panchina, la calma di “Mou”, in contrasto con l’eccitazione di Xabi Alonso nella sua area lungo la linea laterale, dove abbiamo visto il basco gesticolare invano ai suoi giocatori di commettere l’errore trova il blocco difensivo consolidato dell’AS Roma.
“Ci è mancata un po’ di fortuna. Ma sono orgoglioso dei ragazzi e del club. I romani sono molto esperti con un allenatore molto esperto. Alla fine l’hanno resa molto brutta”, si è rammaricato Kerem Demirbay dopo l’incontro al microfono dell’emittente RTL.
Il primo tempo sembra quindi un assedio per il portiere portoghese Rui Patricio, molto più coinvolto rispetto all’andata dell’Italia. La prima ammonizione importante prima del gol è arrivata da un tiro del nazionale francese Moussa Diaby, che ha colpito la traversa (12′).
Settima finale europea per Mourinho
I tentativi di Kerem Demirbay (8′, 21′, 27′) o di Sardar Azmoun (29′, 36′), da tempo in prima linea nell’attacco del Bayer, hanno chiamato più volte Rui Patricio, ma non ha affrontato grandi difficoltà attacchi di pericolo.
Anche le rare occasioni di contropiede sono state ostacolate dai romani, che la scorsa settimana si sono comportati meglio in casa.
Nella ripresa, il Leverkusen ha continuato a dominare con un altro tiro dalla distanza di Demirbay, che ha costretto Rui Patricio a rilassarsi per impedire ai renani di passare in vantaggio.
Negli ultimi dieci minuti, i 30.210 spettatori della BayArena hanno creduto ancora nel primo gol di Azmoun, ma il rigore trasformato dall’iraniano ha mancato di poco il bersaglio.
All’età di 60 anni, sarà la settima finale europea della sua carriera per Mourinho il 31 maggio a Budapest, più tre finali di Supercoppa europea perse.
Di certo non avrà il prestigio delle corone di Champions League con il Porto nel 2004 e l’Inter nel 2010 (più una finale persa con il Chelsea nel 2008), ma potrebbe permetterle in caso di trionfo la prossima stagione di ritrovare la C1.
La strada per il campionato sembra più complicata visto che sono a sei punti dal quarto posto a tre giorni dalla fine.
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