La passione non ha età… L’ex nazionale giapponese Kazuyoshi Miura ne è l’esempio perfetto. Il malato, che a febbraio ha spento le sue 56 candeline, è ancora indeciso sul ritiro e proseguirà la sua carriera ancora per qualche mese.
L’Oliveirense, club portoghese di seconda divisione, ha infatti annunciato sui propri social network di aver raggiunto un accordo con il giocatore per il prolungamento di una stagione. L’attaccante, che ha collezionato tre presenze con il club dopo essere stato ceduto in prestito dallo Yokohama FC lo scorso febbraio, rimarrà in Portogallo la prossima stagione.
Miura ei suoi pochi capelli grigi vogliono continuare a giocare fino a 60 anni. “Ci saranno momenti in cui non gioco, ma voglio rimanere motivato e fare quello che posso, dove posso”, ha recentemente dichiarato a Nikkan Sports.
Conosciuto come “King Kazu” nel suo paese, Miura è uno dei pochi giocatori ad aver giocato in quattro diversi continenti. Il giramondo ha esordito con il club brasiliano Santos nel 1986 e ha giocato anche in Giappone, Italia, Croazia e Australia.
È stato uno dei calciatori più importanti dell’Asia negli anni ’90 e ha contribuito a rendere popolare il calcio giapponese quando la J-League è stata costituita nel 1993.
Dopo i suoi primi dribbling da professionista in Brasile, Miura partecipa al campionato giapponese del 1990. Nel 1998, quando il “Samurai Blue” ha partecipato per la prima volta alle fasi finali della Coppa del Mondo, è stato squalificato dalla selezione, anche se finora ha segnato 55 gol in 89 partite con la nazionale.
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