La scorsa settimana gli è stato chiesto di lasciare la riunione della Nazionale italiana. Il difensore centrale dell’Inter Francesco Acerbi è stato il bersaglio delle accuse di Juan Jesus.
Durante una partita di campionato tra le rispettive squadre, il 17 marzo, il giocatore del Napoli riferì all’arbitro i commenti razzisti del suo avversario. Dopo le indagini non è emersa alcuna prova che confermasse queste affermazioni e sanzionasse così il 36enne interista.
Gerardo Mastandrea, giudice disciplinare della Federcalcio italiana, ha spiegato la decisione in un comunicato: “Poiché non è stato raggiunto il livello minimo di ragionevole certezza circa il contenuto discriminatorio dell’illecito commesso, si è deciso di non farlo” che si legge all’articolo 28 applicare le sanzioni previste dalla legge sui tribunali sportivi. »
“È insopportabile”
La pena massima per Francesco Acerbi è stata una squalifica di dieci giornate. Ciò avrebbe messo a repentaglio la fine della stagione, ma anche la sua partecipazione agli Europei in Germania (dal 14 giugno al 14 luglio). “Contenuti discriminatori senza mettere in discussione la buona fede.” (di Juan Jesus)sembra essere stato percepito solo dal singolo giocatore offeso, senza il supporto di alcuna prova esterna, sia essa audio, video o anche una dichiarazione di testimone”, si legge nel comunicato stampa.
Dopo il famoso incontro del 17 marzo, Juan Jesus ha annunciato che Francesco Acerbi gli aveva chiesto scusa. “Si è reso conto di aver esagerato”, ha spiegato il napoletano. Successivamente si è però rammaricato che il giocatore dell’Inter abbia negato qualsiasi intenzione di fare commenti diffamatori o razzisti al momento della sua esclusione dalla selezione. “I commenti di Acerbi non corrispondono alla realtà e a quanto mi ha detto. È insopportabile (…) dobbiamo combattere il razzismo qui e ora. »
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