ChatGPT torna a funzionare in Italia dopo aver promesso trasparenza

Il Garante per la Protezione dei Dati Personali italiano ha riferito che la società americana OpenAI, che gestisce ChatGPT, ha annunciato in un comunicato stampa misure per il rispetto della privacy degli utenti di Internet e pertanto è autorizzata la riattivazione dello strumento di Intelligenza Artificiale.

A quasi un mese dal blocco della piattaforma, l’azienda ha ottemperato alle richieste dell’autorità italiana.

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Il 31 marzo le autorità hanno ordinato il blocco “con effetto immediato” di questo strumento di Intelligenza Artificiale, accusandolo di non rispettare la legge sulla protezione dei dati dei consumatori.

La misura che sarebbe rimasta in vigore fino a quando ChatGPT “non infrange la disciplina della privacy” è stata annullata dopo che il 12 aprile il Garante ha inviato a OpenAI una serie di disposizioni per garantire una maggiore trasparenza.

Bloccandolo, l’organizzazione italiana si è rammaricata che questo gatto, la più nota delle intelligenze artificiali emergenti, in grado di simulare conversazioni umane, abbia sofferto il 20 marzo. perdita di dati sui tuoi utenti e dettagli di pagamento dell’abbonato.

Nel suo provvedimento, il garante italiano ha evidenziato “la mancanza di informazione degli utenti e di tutti gli interessati da cui OpenAI raccoglie i dati”, ma “soprattutto l’assenza di una base giuridica che giustifichi la massiccia raccolta e conservazione di dati personali“.

L’autorità ha anche affermato che le informazioni generate da ChatGPT “non sempre corrispondono” alla realtà E Ha lamentato la “mancanza di qualsiasi tipo di filtro” per verificare l’età dei suoi utenti, nonostante il servizio si rivolga a persone di età superiore ai 13 anni.

Il Giappone vuole regole

Questo fine settimana è la riunione dei ministri della digitalizzazione del G7, che cercheranno di raggiungere un accordo sull’uso “appropriato” dell’intelligenza artificiale (IA).

“Pur promuovendo lo sviluppo dell’IA, ci sono rischi a seconda di come viene utilizzato, quindi è importante considerare le regole appropriate. Vorrei redigere un documento su misure specifiche al riguardo”, ha dichiarato il ministro giapponese degli interni e delle comunicazioni Takeaki Matsumoto.

Dopo la riunione dei paesi del G7 (Germania, Canada, Stati Uniti, Francia, Italia, Giappone e Regno Unito), è previsto un documento con le iniziative che verranno assunte sulla gestione dell’IA e le preoccupazioni sollevate su potenziali fughe di dati degli utenti,

“In un momento in cui la società digitale sta entrando in un periodo di profondo cambiamento, È molto importante che il G7 si incontri e ne discuta”ha aggiunto il ministro giapponese in dichiarazioni a NHK.

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Drina Piccio

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