Che ne è di te, Salvatore Sirigu?

Thomas Siniecki, Media365: pubblicato venerdì 10 marzo 2023 alle 16:12

È un nome che risuona di nostalgia tra i seguaci parigini, soprattutto in tempi di epopee europee costantemente abortite: Salvatore Sirigu sta lentamente scivolando verso la fine della sua carriera in Italia.

Salvatore Sirigu, titolare fino alla scorsa stagione al Genoa, ha cambiato status da questo esercizio 2022-2023. Inizialmente era stato ceduto in prestito al Napoli per essere il numero 2 di Alex Meret. Esaltante in termini di risultati visto che la squadra di Luciano Spalletti è quasi campione d’Italia e quasi qualificata ai quarti di finale di Champions League… solo l’ex portiere del Paris Saint-Germain non ha giocato un minuto contro il suo indistruttibile successore. A 36 anni ha fatto da mentore al fratello minore di oltre dieci anni, che lo aveva ironicamente sostituito nel 2019 per celebrare la sua prima selezione con la squadra italiana.

Quest’inverno Sirigu ha preferito tornare alla Fiorentina anche se lì gioca poco. Il motivo per cui ha potuto prendere parte alla partita di ritorno della conferenza di Europa League contro il Braga la scorsa settimana (3-2) è stato perché la sua nuova squadra aveva vinto l’andata per 4-0 e quindi faceva parte di una piccola rassegna personale. Era la sua prima partita della stagione e quindi per quasi dieci mesi. Ma giovedì nell’andata degli ottavi contro il Sivasspor (1-0) c’era in porta Pietro Terraciano, anche lui campione in carica indiscusso.

A fine gennaio ha assicurato il suo “entusiasmo” firmando: “Voglio approfittare di questa avventura, per sentire questo fuoco interiore che è essenziale per un professionista. Voglio aiutare la mia squadra. Ma sa anche che “Terraciano merita il suo posto”, come ha detto lui stesso. Questa è la nuova vita di Sirigu, che ha ottenuto questa retrocessione nelle gerarchie da quando ha lasciato il Psg nel 2018 (dove era già vittima di Kevin Trapp ( (poi ceduto inutilmente in prestito a Siviglia e Osasuna) prima di passare quattro anni a Torino prima di finire al Genoa lo scorso anno.

Casimiro Napolitani

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