Chiellini: ‘Il calcio italiano ha bisogno di rinnovarsi, o cambia o si ferma tutto’

Il difensore Giorgio Chiellini ha assicurato che “il calcio italiano ha bisogno di ringiovanire” perché la mentalità è “troppo conservatrice” e che bisogna “aprirsi al cambiamento o tutto finirà”. Il calcio italiano ha bisogno di ringiovanire, la mentalità è troppo conservatrice. Stadi, eventi per tutta la famiglia, format del campionato: bisogna essere aperti al cambiamento o tutto si fermerà”, ha detto venerdì il giocatore della Juventus in un’intervista a La stampa.

Il difensore centrale italiano crede che sia necessario cambiare le regole per la sopravvivenza del bel gioco, ma in questo mondo la notizia è vista come “una minaccia”. “Dobbiamo cambiare le regole e soprattutto le mentalità. Anche le migliori proposte innovative faticano ad essere approvate, c’è un eccessivo conservatorismo. Nel calcio la notizia è vista come una minaccia piuttosto che come un’opportunità, ma in questo modo si rischia di rompere il giocattolo”, ha spiegato.

Chiellini scommette su una riforma del regolamento che prevede ‘play-off’ per vincere i campionati: “Penso al format dei campionati, vanno rivisti. I “play-off” porterebbero imprevedibilità e suspense, sarebbero un evento straordinario capace di coinvolgere milioni di persone. Ma la notizia fa paura e non cambia mai nulla”.

Il capitano della squadra del Torino ha fatto anche l’esempio degli stadi italiani, che ritiene necessario rimodellare: “Prendiamo gli stadi: tutti sanno che vanno riformati, servono strutture che offrano eventi e che attirino le famiglie per coinvolgere i bambini. e tenerli vicini al nostro mondo.Ma non è possibile costruirli, con poche eccezioni. C’è sempre un problema burocratico o qualcuno si mette in mezzo”.

Sulla decisione di escludere dalle competizioni atleti e squadre russe, il campione d’Europa 2020 è stato franco: “Sì, senza dubbio. Le federazioni che non lo fanno hanno torto”. “La politica dovrebbe allontanarsi il più possibile dallo sport. Ma questa volta siamo molto più lontani, la guerra è un’altra cosa. Mi dispiace per gli atleti, ma la Russia dovrebbe essere colpita in ogni modo possibile, se non ricorrendo ad armi come Putin sì”, ha aggiunto.

Il capitano della squadra azzurra Non ha ancora svelato il suo futuro, anche se tutto indica che lascerà l’Italia e si dirigerà verso la MLS americana. Tuttavia, una volta terminata la sua carriera sportiva, Chiellini non ha mai nascosto di sentirsi più attratto dalle scrivanie che dalle panchine.

“Finché sei un calciatore ti concentri solo su quello. E fino ad oggi nella mia testa sono sempre stato un calciatore al 100%, quando fai questo lavoro non può che essere così. In futuro mi piacerebbe avere un percorso manageriale, dove poter arricchire il patrimonio di esperienze che ho acquisito negli anni e renderlo disponibile in un nuovo contesto”, ha ribadito.

Anche se è consapevole di avere ancora molta strada da fare da studente: “Vorrei occuparmi di ciò che circonda il campo, ma va oltre. Ma prima avrei molto da studiare. Conosco bene lo sport, ma non basta fare bene come allenatore”. “Dalla Continassa (Juventus Sports City) so tutto, fino alle ragnatele. Ma ho un’idea superficiale di quello che succede in ufficio. L’esperienza che ho con ‘Sport Horizon’ (finanzia investimenti in nuove attività sportive di di cui è un membro) mi aiuta, ma non puoi improvvisare”, ha detto.

Lino Siciliani

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