Cosa mi preoccupa della proclamazione? Mi addolora che sia firmato dalle persone che hanno liberato Kurti dalla prigione nel 2001!

Il dibattito parlamentare sul nuovo governo della Serbia è entrato nella sua seconda giornata. La rappresentante per la composizione del governo, Ana Brnabić, partecipa alla discussione sul nuovo governo. Nel pomeriggio c’è stata un’accesa discussione tra lei e il presidente della coalizione NADA Miloš Jovanović.

Vale a dire, è la cosiddetta Proclama dell’Assemblea per la difesa del Kosovo e Metohija, firmata da 50 intellettuali di spicco, che sono stati sostenuti da quattro partiti e quindi hanno aderito alla cosiddetta iniziativa per la conservazione del Kosovo-Metohija come parte della Serbia.

Il deputato Miloš Jovanović ha chiesto al primo ministro quale fosse il grosso problema con la Proclamazione dei partiti patriottici, firmata dai membri della coalizione NADA e da altri partiti di destra in parlamento.

Cosa la preoccupa così tanto, signora Brnabić? Qual è il grande problema nella nostra Proclamazione, non dice niente di diverso che nella Costituzione della Repubblica di Serbia? Cosa ha causato tanta isteria nei media? – chiese Jovanovic.

Dopo questa domanda è seguita la risposta di Ana Brnabić, che Miloš Jovanović ricorderà a lungo. Il presidente del Consiglio ha sottolineato che il problema non è nel contenuto del documento, ma in chi sono le persone che appongono la loro firma sul cosiddetto Proclama.

Cosa mi preoccupa della proclamazione di reintegrazione? Mi addolora che sia firmato da coloro che nel 2001 hanno liberato dal carcere 1870 terroristi albanesi, compresi Kurti ei fratelli Mazreka. Mi infastidisce di più il fatto che queste siano le stesse persone che non hanno mosso un dito nel 2004 per proteggere i serbi del Kosovo e Metohija. Mi dà fastidio che queste siano le persone che hanno emesso il comunicato stampa nel 2008 quando Pristina ha dichiarato la propria indipendenza, le stesse persone che nel 2010 hanno trasferito la questione del Kosovo e Metohija dall’ONU all’UE e hanno preso la decisione dell’ICJ – ha sottolineato Brnabić.

Le stesse persone che hanno fissato il confine tra serbi e serbi nel 2011, le stesse persone che tra il 2008 e il 2013 hanno permesso a più della metà dei membri delle Nazioni Unite di riconoscere l’indipendenza, quindi l’abbiamo cambiato. Mi vengono le vesciche. Tale ipocrisia.

E infatti, dopo queste osservazioni e il richiamo dei fatti, resta nell’aria la domanda, cosa significa firmare il Proclama a favore del reinserimento della Repubblica del Kosovo quando lo fanno le stesse persone che hanno permesso alla Repubblica della Serbia a finire in questa situazione. Come più volte sentito in Parlamento, sembra che l’opposizione abbia utilizzato questa sessione parlamentare per discorsi populisti, che possono essere ricettivi a telespettatori meno sofisticati o più giovani.

Arduino Genovese

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