Cronache dei mondiali di calcio nel quartiere – Chicantoticias.com

Di: Jorge Bautista

Il calcio è la passione di molti, si potrebbe anche dire che è tutto per quelli di noi che si guadagnano da vivere con lo sport, arriva un momento nella tua vita in cui mangi, vivi e sogni il calcio al punto da diventare fastidioso in famiglia , siamo puntuali per la Coppa del Mondo FIFA in Qatar 2022 e l’unica cosa strana è che l’orario non è il solito visto che si festeggia sempre nei mesi di giugno e luglio e sembra un po’ strano, per quei giorni noi stavano aspettando la finale di Coppa Intercontinentale in quel momento nel 2000 con il Boca Junior e i principali colombiani che all’epoca battevano i galacticos del Real Madrid.

Ho scoperto il calcio in una giornata piovosa e tempestosa nel quartiere di Sucre a Montería, era il decennio degli anni ’80 e i giovani erano dietro un pallone, attratti da questa situazione, ho deciso di unirmi a tutto questo trambusto e posso dire tu che essendo più piccola non potevo toccare il pallone, credo che questo episodio abbia creato in me un’ossessione per le lentiggini.

Negli anni ’90, periodo di cui ricordo aneddoti calcistici, mi sono trasferito da amici intimi nel quartiere Sucre de Montería, in questa casa molto particolare con pareti rivestite in pietra cinese con figure geometriche moderne all’epoca c’era un pavimento a scacchiera molto figo , un ventilatore da soffitto bianco sporco con un po’ di rumore che ti farebbe perdere il sonno verso mezzogiorno, ma la cosa più importante era questa grande scatola di legno con paralume convesso e bottoni sul lato destro, al centro della stanza adornata con un set di mobili del periodo rinascimentale che era lussuoso perché se ti sedevi ti guadagnavi una bella sgridata, insomma era quel blocco televisivo che i vicini condividevano godevano di telenovele e serie gringo finché si poteva citare “cavallo vecchio” perché hanno ucciso Betty” e una buona telenovela venezuelana chiamata “pasionaria”.

Tra l’altro le partite di calcio di Calccio Italiano con protagonista Faustino Asprilla, queste sono state trasmesse da OTI, canale televisivo molto famoso, anche di calcio tedesco con Adolfo il treno del Valencia. Tutti questi giochi sono stati mostrati intorno alle 8 del mattino, ma c’è stato un giorno molto speciale che è stato segnato per sempre. C’era il tutto esaurito in questa casa, ascoltavo la partita alla radio con i miei zii Colombia contro la Germania ai Mondiali di Italia ’90, stadio Giuseppe Meazza, la partita per via delle vibrazioni avvertite in strada indicava che stava andando per essere storico mi sono reso conto da bambino e sono andato nella casa dove c’era la televisione e c’erano circa 20 persone che condividevano tra le finestre, tutti seduti sul pavimento nella stanza e fuori nel patio era l’angolo con la minima visione come migliore come potevo mi infilavo tra la folla per assistere a questa partita e riuscivo a sedermi in mezzo seduto per terra in quel momento c’era un torneo di microcalcio su un campo improvvisato davanti a casa mia e siccome giocavo lì mi hanno soprannominato “klisman”, secondo alcuni amici per la mia somiglianza con l’attaccante tedesco “Jurguen klisman tank”.

La partita è continuata e come ogni buon colombiano sa, al minuto 88 “littbarsky”, dopo una bella partita di Rudy Feller da dentro a fuori dribblando 4 giocatori colombiani, ha permesso al 7° di battere Rene Higuita di sinistro, le illusioni sono andate perdute, sono apparse parolacce e maleducazione, avevo una maglia bianca appunto con il numero 18 dell’attaccante tedesco con lettere a matita che dicevano Germania sul retro, vedendo questa situazione gli adulti presenti tra tutti me l’hanno presa, l’hanno rotta e hanno lo ha lanciato in un campo vuoto, mentre stava accadendo, “Kid Valderrama riceve un passaggio a lato del centrocampo e mentre si gira, si gira trova con una visione perfetta e filtra il passaggio magico a Freddy Rincón (RIP) che batte tra le gambe Bodo Illgner il miglior arciere del mondo negli anni ’90 soprannominato “il muro di Berlino” e potete immaginare! ancora la pelle d’oca vedendo questo traguardo dopo 32 anni.

Le televisioni erano l’epicentro di tutto, bisognava preparare la cena presto perché la sala era piena e mia nonna si infastidiva perché mangiava davanti agli spettatori, le partite di Copa Libertadores iniziavano alle 19 avevano un bar alla squadra colombiana di il momento, seguiamo la campagna dell’Atlético Nacional de Medellín nel 1989, quella dell’América de Cali nella sconfitta contro il River Plate dell’Argentina nel 1996, Hernán Crespo è stato il carnefice, così come la campagna di Once Caldas Champion nel 2004 contro il Boca Juniors con questo superbo gol di Viafara.

Era il momento comune, fin dalla mattina negli angoli si parlava della festa, si conoscevano le buste paga, gli stratagemmi tattici, e Internet non esisteva ancora così diffuso come adesso, era un calcio molto democratico c era il calcio per a tutti, domenica mattina Più tardi si è potuto vedere il programma “La última palabra” con Fernando Member” e “Macaya Márquez” del calcio argentino, “La polemica” con Hernán Peláez e Iván Mejía sulla sintesi del calcio colombiano c’è stato un sano intrattenimento in questi giorni con tutti i problemi di privacy ci sono poche partite che puoi guardare e nonostante la capacità di trasmissione, internet, streaming non vedi questa atmosfera di quegli anni meravigliosi quando ti svegliavi a dicembre alle 5 del mattino, vai al trasloco vicino un’antenna per guardare una partita di calcio.

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Drina Piccio

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