Dichiarazione dei redditi 2022: l’imposta media sul rimborso del debito è di 1.103 euro

Poiché mancano ancora 8 giorni e ca 1 milione di dichiarazioni dei redditi non sono ancora state presentate, il ministero delle Finanze sta spingendo per un’altra proroga.

Dei 5,1 milioni di estratti conto finora presentati, il 33,66% risulta essere addebito diretto, ovvero 1.712.147 contribuenti pagano una tassa di 1,88 miliardi di euro per i redditi 2021. Il 52,67% ha un compenso zero, mentre quasi il 13,68% dei contribuenti riceve il rimborso delle tasse.

L’imposta media dei conti di debito si forma a 1.103 euro.

Si segnala che la Camera di Commercio Ellenica e l’Associazione Panellenica dei Professionisti Tributari hanno chiesto al Tesoro di anticipare il termine per la dichiarazione dei redditi per le persone fisiche e giuridiche il 30/09 e contestualmente la trasmissione del termine per la trasmissione dei dati a myDATA unitamente alla dichiarazione dei redditi.

I sindaci sottolineano, tra l’altro, che tNelle ultime settimane nel nostro Paese è stato osservato un rapido aumento del numero di casi di coronavirus, e come ohIn quanto professione che quotidianamente entra in contatto con molte persone, l’impiegato fiscale non è rimasto inalterato.

Le denunce di malattie da parte di contabili in tutta la Grecia stanno aumentando ogni giorno a un ritmo allarmante. Non ci sono uffici che sono stati decimati dalla malattia. Uffici che hanno dovuto chiudere per diversi giorni o settimane. Naturalmente, non tutto il lavoro di questi consulenti fiscali può essere padroneggiato.

E i commercialisti rilevano anche che, nonostante le dichiarazioni dei redditi siano aperte alla presentazione da fine marzo, ora si sono aggiunti decine di nuovi obblighi (aggiornamento recapiti, abbonamento carburante, abbonamento elettrico, sostituzione elettrodomestici, ecc.), che non è responsabilità del commercialista, ma di diversi cittadini che Se non puoi fornire queste informazioni da solo, contatta il tuo consulente fiscale.

Questi si aggiungono alla già fitta agenda degli uffici contabili e ogni nuovo impegno può ritardare la pianificazione di giorni, persino settimane. E ci sono anche casi, in particolare le persone anziane che non hanno la posta elettronica o sono abili con la tecnologia, che discutono su chi è responsabile della richiesta in questione, partendo dal presupposto che dal momento in cui iniziano a occuparsi dei codici taxi vengono creati, questa responsabilità è dei contabili.

Giacinta Lettiere

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