Đorđa Meloni sotto pressione pubblica – un “flirt con il fascismo” che il premier italiano respinge

Il 25 ottobre, dopo la simbolica consegna della campana a Mario Draghi, il ruolo di presidente del Consiglio è stato assunto per la prima volta nella storia italiana da una donna, Giorgio Meloni.

I partiti di centrodestra – Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia – sono saliti ufficialmente al potere in un Paese che è uno dei tre fondatori dell’Unione Europea, ma che ha anche le sue radici nel fascismo, per questo si vocifera che l’estrema destra è salita al potere in Italia.

In quest’anno che segna il centenario della marcia su Roma e l’ascesa al potere del fascismo in Italia, i politologi sottolineano che un’Europa unita è un muro contro la dittatura.

Svezia, Polonia e Ungheria, invece, salutano la vittoria di Djordje Meloni, per il rafforzamento dei nazionalisti e dei sovranisti, che ha fatto piacere allo spagnolo Vox e alla vicepresidente di Alternativa per la Germania Beatrix von Storch.

“Flirtare col fascismo” di Meloni

Nella loro analisi, i giornalisti in Italia sottolineano che il presidente Meloni “flirta con il fascismo”, usa certe parole ed espressioni ideologicamente colorate come “patria”, “Dio”, “famiglia”, “nazione”, è volutamente ambiguo quando parla di migranti, la conservazione della sovranità, il multiculturalismo e la promozione della “tradizione familiare” conservatrice.

La prima donna alla carica di Presidente del Consiglio italiano non vuole essere chiamata Presidente del Consiglio, ma Presidente del Consiglio o semplicemente Giorgia, e in un video su di lei Facebook d’ordine, ha dichiarato in quattro lingue che ciò che il pubblico dice di lei non è vero, e nel suo primo intervento alla Camera dei Rappresentanti, ha fatto notare che la destra oggi si dissocia completamente dalle leggi razziali e della dittatura fascista.

“Nonostante gli attacchi orchestrati contro di me, non ho mai avuto simpatia per i regimi antidemocratici, e quindi nemmeno per il fascismo. Ho sempre considerato le leggi razziali del 1938 come la più grande vergogna dell’Italia, che hanno segnato per sempre il nostro popolo, motivo per cui l’odierna destra si dissocia completamente dalle leggi razziali e dalle dittature fasciste”, ha detto Djordja Meloni.

Nostalgia del fascismo e delle associazioni che lo promuovono

Una professoressa padovana ritiene che il fascismo non sia stato sradicato dalla società italiana, così come le associazioni antifasciste in Italia, prende ad esempio la vendita di vino con l’immagine di Hitler o Mussolini, svastiche sui muri, ma tollera anche comportamenti di cui sono responsabili le istituzioni e la legge.

Uno studente che ha inciso una svastica e frasi con contenuto antisemita su una sedia e poi ha dato un pugno in un occhio a un insegnante è stato sospeso da scuola per un anno. E sebbene in Italia ci siano leggi che vietano la glorificazione del fascismo, raramente vengono applicate.

Nel Paese operano liberamente molte associazioni fasciste, come Forza Nuova, Casa Pound o Azione Lealta, proprietarie di caffè, una radio e un’applicazione per smartphone.

Nel piccolo comune di Predapio, circa quattromila persone hanno preso parte ad una marcia commemorativa in occasione del centenario della nascita del fascismo, e otto partecipanti sono indagati per la salvezza fascista.

Se si parla di fascismo come di un fenomeno che si nutre di repressione, odio e intolleranza oltre che di mancanza di tolleranza nei confronti delle diversità nazionali, etniche e sessuali, esso non è certo scomparso, anzi è molto forte e affonda le sue radici nella destra di oggi.

D’altra parte, l’antifascismo, che comporta la lotta per la libertà, per l’accoglienza degli stranieri e la lotta per l’uguaglianza di tutti i cittadini, si sta indebolendo sempre di più, che è un prerequisito per la nascita del fascismo moderno.

Arduino Genovese

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