Quando si firma un accordo con Algeria va il Italia come parte dei suoi sforzi per trovare fornitori di energia alternativa al di fuori della Russia. Il Presidente del Consiglio italiano Mario Draghi si recherà ad Algeri domani, secondo le informazioni di Reuters.
Secondo il rapporto, Draghi si recherà in Algeria in compagnia di una delegazione composta dai ministri degli esteri e dell’energia responsabili, nonché dal capo dell’IME, Claudio Descalci.
L’Italia, che conta per il 40% dei suoi bisogni da soddisfare gas naturale dalla Russia ha gareggiato in una corsa su strada per fornitori alternativi.
Secondo il ministro dell’Energia Roberto Tsingolani, Roma è in trattative avanzate con circa sette paesi diversi.
In particolare, le trattative con Algeria e Sonatrach sono progredite rapidamente, poiché il Paese era già il secondo fornitore dell’Italia. Dal 1983, infatti, il gas naturale dall’Algeria raggiunge le coste italiane attraverso il gasdotto Transmed. Il gasdotto ha una capacità di oltre 110 milioni di metri cubi di gas al giorno, anche se durante questo periodo saranno trasportati meno di 60 milioni di metri cubi.
Nelle scorse settimane sia il ministro degli Esteri Luigi Di Maio che l’ad di Emi si sono recati nel Paese per raggiungere rapidamente un nuovo accordo con l’Algeria.
Secondo quanto riferito, Roma intende assicurarsi altri 9 milioni di metri cubi di gas dal Paese nordafricano. Tuttavia, l’accordo che firmerà Mario Draghi sembra aprire il tema dell’accordo energetico bilaterale, compresi gli investimenti congiunti in progetti di energia rinnovabile.
È interessante notare che EMI, che lavora a stretto contatto con Sonatrach, ha annunciato il mese scorso la scoperta di un nuovo importante giacimento petrolifero nel deserto algerino del valore di 140 milioni di barili di petrolio. Tuttavia, sono necessari ulteriori investimenti per una rapida estrazione e sfruttamento.
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