Dall’inizio di questo 37esimoe Edizione della Pierra Menta ad Arêches-Beaufort. Le condizioni meteorologiche (nebbia, pioggia, grandine e raffiche fino a 100 km/h) hanno prevalso tramite il comitato sicurezza, che ieri mattina ha deciso di annullare la 3e Palcoscenico.
Una prima nella storia della manifestazione: “Le condizioni erano davvero terribili”, spiega il direttore di gara Michele Boscacci. Abbiamo fatto una doccia enorme sulla linea di partenza. L’organizzazione ha preso la decisione giusta”.
L’Italia vicinissima al 20esimoe soffio
Se la decisione finale di mantenere l’ultima tappa dovesse essere presa questo sabato mattina alle 8, gli organizzatori hanno previsto un formato unico sotto forma di una cronometro sul sito di Planay. Le squadre partono ogni 15 secondi per 600 metri di dislivello e circa 5 chilometri di corsa. “Bisogna adattarsi, ho piena fiducia negli organizzatori che stanno lottando come possono con queste difficili condizioni”, assicura Xavier Gachet, tornato a casa venerdì per un’ora di allenamento casalingo. Lo sciatore di Arêcho, terzo assoluto con l’amico William Bon Mardion (3’04”), sa che le posizioni non dovrebbero cambiare a meno di un incredibile capovolgimento della situazione: “Comunque “Anche con una tappa vera sarebbe stato difficile recuperare così. Noi non contiamo e non vogliamo che Boscacci/Magnigni si metta nei guai. Nonostante tutto giocheremo il tiro a fondo, il formato ci si addice di più”.
Anche se sembra essere sulla buona strada per essere rimesso in lista, l’italiano Michele Boscacci rimane cauto: “Non si sta facendo nulla. Alla Pierra Menta può succedere di tutto fino alla fine. La storia lo ha già dimostrato”, riassume lo sciatore 33enne poco prima del quarto successo sul “Pierre”. Sarebbe il 20e di una coppia transalpina.
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