Goran Davidović è stato arrestato in Italia

TREST – La polizia di Trieste ha arrestato Goran Davidović (34 anni), leader dell’organizzazione National Machine, sulla base di una richiesta di estradizione inviata dalle autorità serbe. Lo riferisce l’agenzia italiana Ansa.

Nel corso della perquisizione, la polizia ha sequestrato diversi oggetti e una grande quantità di materiale dall’appartamento in cui Davidović viveva a Trieste.

L’arresto è stato eseguito sulla base di una richiesta di estradizione di Davidović e dopo una serie di controlli e indagini da parte della polizia e dell’ufficio immigrazione di Trieste, riferisce l’agenzia Ansa.

Durante la perquisizione dell’appartamento, la polizia ha sequestrato diverse bandiere, un centinaio di magliette con scritte e simboli di estrema destra, un laptop, oltre a diversi CD e floppy disk, che, secondo l’agenzia, sono ora oggetto di di un’indagine.

Davidović è stato condannato per incitamento all’odio e all’intolleranza nazionale, razziale e religioso quando, alla fine del 2005, lui e un gruppo di neonazisti hanno invaso il forum antifascista della Facoltà di Filosofia di Novi Sad, dove hanno attaccato verbalmente e fisicamente i partecipanti .

Il tribunale municipale di Novi Sad ha emesso un mandato d’arresto per Davidović il 24 marzo di quest’anno, dopo che il condannato non si è presentato al penitenziario di Sombor per scontare la pena.

Il Ministero della Giustizia serbo ha inviato una richiesta al Ministero della Giustizia italiano per l’estradizione di Davidović, meglio conosciuto come “Führer”, sulla base delle informazioni del tribunale municipale di Novi Sad che si nasconde in Italia.

L’ambasciata italiana ha recentemente confermato di aver rilasciato a Davidović il visto, che aveva richiesto nell’agosto dello scorso anno per il ricongiungimento familiare, dato che sua moglie Aleksandra Bikić è stabilmente stabilita in Italia e ha un permesso di soggiorno valido.

Il 15 aprile, in una dichiarazione a Radio Slobodna Evropa, Davidović ha detto che si trovava a Trieste, dove vive sua moglie, e che aveva intenzione di restarci perché, secondo lui, “vive legalmente a Trieste, con identità italiana ”. “.

Arduino Genovese

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