I pubblici ministeri italiani e belgi stanno lavorando a stretto contatto per portare avanti le indagini sul Qatargate
Le testimonianze dei loro colleghi Eva Kaili al Parlamento europeo e l’atteggiamento del vicepresidente greco del Parlamento europeo nei confronti del Qatar è moderato dal quotidiano Guardian dopo le rivelazioni dello scandalo Qatargateche sconvolse tutta l’Europa.
“Eva Kaili era la rappresentante di Roberta Metsola per il Medio Oriente. Era molto interessato al Qatar. Alcuni colleghi hanno soprannominato la signora Kaili ”Il portavoce della lobby del Qatar» riporta per la prima volta il quotidiano britannico.
Un eurodeputato ricorda di aver preso un caffè con Eva Kaili quando il vicepresidente del Parlamento europeo ha chiesto il suo aiuto”migliorare la lingua” in un testo di “Conclusioni sul Qatar e sui Mondiali” si aggiunge alla pubblicazione
Quando in seguito i parlamentari hanno votato per condannare la morte di migliaia di lavoratori migranti durante i preparativi per la Coppa del Mondo e hanno chiesto al Qatar di indagare, Kaili non era soddisfatto del testo. “Ho solo pensato, ok, non so perché sia interessato a sostenere il Qatar”, ha detto l’eurodeputato.
Questa particolare pubblicazione dà anche un credito speciale al discorso di Eva Kaili al Parlamento europeo, in cui ha definito il Qatar un “paese pionieristico per i diritti dei lavoratori” e ha ignorato innumerevoli segnalazioni di morti di lavoratori.
L’eurodeputata verde tedesca Hanna Neumann, presidente della delegazione del Parlamento europeo per i rapporti con la penisola arabica, ricorda che Eva Kaili “ha avuto una posizione dura, spesso uguale a quella dell’ambasciatore del Qatar”.
Parlando al Guardian, Hanna Neumann ha ricordato una visita in Arabia Saudita nel 2020, durante la quale Eva Kaili ha sollevato una questione con una principessa del Qatar ad ogni incontro, compreso quello dei parlamentari sulla consegna degli aiuti umanitari allo Yemen. “Quando le è stata data la parola, non ha fatto domande sullo Yemen, rilanciando invece il tema della principessa del Qatar. E ho pensato che fosse un po’ ingenuo o che non capisse di cosa trattava l’incontro”, ha commentato Neumann.
Un altro deputato, Eric Marcord, che ha guidato il gruppo che ha formulato la posizione del deputato sull’accordo sui visti per il Qatar, ha detto a NPR che “era molto chiaro che Kylie era a favore della liberazione del Qatar dal Qatar rapidamente e senza molti vincoli”. obbligo del visto” e che “non era così interessato ad altri paesi”.
The Guardian descrive Eva Kaili come un’ex conduttrice di notizie di Salonicco che aveva una presenza affascinante nel Parlamento europeo, nota per i suoi abiti e borse eleganti e il suo interesse per l’alta tecnologia e le criptovalute.
“Eva e Giorgi erano la “coppia d’oro”. Era un marinaio dilettante che aveva un Instagram pieno di foto di gite in acque cristalline, tramonti sulla spiaggia e selfie in montagna. Kylie ha pubblicato sui social media foto di se stessa mentre parlava alle conferenze sulle criptovalute al Parlamento europeo o visitava l’Oman in posa con un velo che copriva liberamente i suoi lunghi capelli biondi sopra la testa con la didascalia “Costruire ponti con i nostri”. conclude il documento.
In stretta collaborazione con le procure italiane e belghe
Allo stesso tempo, i pubblici ministeri di Milano continuano a lavorare a stretto contatto con i loro colleghi belgi per risolvere il caso di corruzione scoperto a Bruxelles, riporta la stampa italiana.
Secondo il quotidiano La Repubblica, i giudici della co-capitale italiana continuano a indagare sui movimenti di sette conti correnti “sospetti” ritenuti appartenuti a Francesco Giorgi, Antonio Panzeri e al presidente della Confederazione europea dei sindacati Luca Vizentini. Si sospetta infatti che parte del denaro, frutto di tangenti, non sia in Belgio ma in Italia.
Secondo la testata, l’irruzione della polizia economica è avvenuta anche presso lo studio di un noto fiscalista della cocapitale italiana. Il Partito Democratico italiano di centrosinistra, invece, ha deciso di sospendere temporaneamente dalla sua appartenenza l’eurodeputato Andrea Coccolino, che si dice sia coinvolto nell’intera inchiesta ma non ha ricevuto una citazione in giudizio per scusarsi. Francesco Giorgi è stato suo assistente dopo la fine del mandato di Antonio Panzeri al Parlamento europeo. Analoga decisione di sospendere temporaneamente Pancheri in attesa del completamento dell’istruttoria giudiziaria è stata presa dal Partito Articolo Una Sinistra per Pancheri subito dopo il suo arresto.
Infine, secondo il canale televisivo italiano La 7, l’inchiesta di Bruxelles non si concentra solo sul Qatar ma in questa fase riguarda principalmente il rapporto di lunga data che Antonio Pantzeri avrebbe avuto con il Marocco in un possibile tentativo di influenzare le sue decisioni nel Parlamento europeo.
Fonte: skai.gr
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