“Ho davvero guidato al limite per tutta la stagione”

Fabio Quartararo, 23 anni, primo campione del mondo francese in MotoGP, la categoria regina della velocità, nel 2021, ha avuto una stagione 2022 complicata a causa del deficit di potenza della sua Yamaha contro l’armata Ducati.Il nizzardo, delfino dell’italiano Francesco Bagnaia, pareggia un bilancio comunque positivo nell’ultimo anno.

Qual è la tua personale valutazione dell’anno 2022?

All’inizio della stagione MotoGP, come campione uscente, speravo di fare meglio del secondo, ma è diventato subito evidente che non potevo tenere il passo con la Ducati più veloce in rettilineo. Non avevo un margine di sicurezza, ho davvero spinto al limite per tutta la stagione. In queste condizioni finire dietro a Francesco Bagnaia può essere considerato un risultato soddisfacente, anche se io sono un concorrente e non sono contento di questo.

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Con la mia squadra, a volte stupidamente perdevamo punti a causa di problemi tecnici, in particolare un problema ricorrente con la pressione delle gomme. Ma è nei momenti difficili che impariamo di più. Quest’anno ho anche rinnovato il mio contratto con il team Yamaha, con cui mi sento a mio agio. Alla fine mi dico che non è poi così male, anche se mi aspettavo molto di più dalla mia moto. L’anno è stato ricco di emozioni, ho dato il massimo, ho fatto ancora esperienza, tutto è positivo.

Fabio Quartararo sul circuito di Jerez in Spagna il 25 luglio 2020.

Come primo campione del mondo francese della MotoGP nel 2021, sei diventato un personaggio pubblico. Sei molto richiesto dai media. Come vivi questa nuova fama?

Gli sguardi su di me sono cambiati, ma non sento alcuna ulteriore pressione. Il titolo del 2021 è più una fonte di motivazione per me. Poiché ho iniziato a correre in tenera età, intorno ai 7 anni, sono stato in grado di abituarmi molto presto alle esigenze della competizione. Per molto tempo, da giovane pilota, la mia più grande paura è stata non avere un manubrio con cui gareggiare, quindi riesco a mettere in prospettiva quello che mi sta succedendo.

Ci sono state molte cadute in MotoGP quest’anno. A lungo dominatore della categoria, lo spagnolo Marc Marquez ha sofferto molto per tornare nella massima serie dopo essersi infortunato al braccio nel 2020. Pensi al pericolo in gara?

In moto non ho paura, anche se a volte mi spavento quando perdo aderenza all’anteriore intorno ai 400 km/h. Cerco di non pensarci troppo perché la paura di cadere può farti perdere centesimi. La cosa più importante è continuare a divertirmi, perché quando mi diverto, do il massimo sulla moto.

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Casimiro Napolitani

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