La stella del ciclismo italiano Davide Rebellin è morto in un incidente in allenamento. Il 51enne è morto mercoledì nella città di Montebello Vicentino, nel nord Italia, hanno confermato i carabinieri. Rebellin ha capitanato per molti anni la squadra tedesca Gerolsteiner.
Rebellin ha concluso solo di recente la sua carriera professionale
Secondo i media italiani, Davide Rebellin è morto sul luogo dell’incidente. L’ex ciclista professionista di 51 anni si stava allenando vicino a Verona quando è stato investito da un camion all’uscita dell’autostrada. Secondo l’agenzia di stampa Ansa, il camionista avrebbe inizialmente proseguito per la sua strada, ovviamente non accorgendosi dell’incidente.
Il mese scorso, Rebellin ha concluso la sua carriera professionale dopo quasi 30 anni. Lo scorso fine settimana, stava ancora prendendo parte a una gara di celebrità e affrontando star come gli ex campioni del mondo Philippe Gilbert e Peter Sagan e il due volte vincitore del Tour Tadej Pogacar. “Sono scioccata e rattristata dalla notizia della tragica morte di Davide Rebellin, che ha suscitato tanta emozione tra gli appassionati di sport durante la sua lunga carriera professionale”, ha detto il primo ministro italiano Giorgia Meloni.
Il mondo del ciclismo sotto shock
Il mondo del ciclismo è stato scosso, con molte squadre professionistiche ed ex compagni dei ribelli che hanno espresso le loro condoglianze. “Non volevo credere alla notizia, è stato un vero shock. Era un vero amico e un grande professionista”, ha detto Vincenzo Nibali, ex vincitore del Tour recentemente in pensione. L’ex campione del mondo Alejandro Valverde (Spagna), ritiratosi in autunno all’età di 42 anni, ha scritto su Twitter: “È stato un collega e mio rivale per tanti anni”.
Gli organizzatori del Giro d’Italia, in cui Rebellin vinse una tappa nel 1996 e si classificò sesto assoluto, hanno annullato la cerimonia di premiazione del ciclista italiano dell’anno in programma mercoledì sera. “Non possiamo celebrare un giorno di lutto”, ha detto il capo del Giro Mauro Vegni.
Soldi olimpici e accuse di doping
Rebellin era considerato uno specialista delle gare di un giorno, vinse molte cosiddette gare classiche, come la Liegi-Bastogne-Liegi. Rebellin ha vinto anche la più importante corsa tedesca, intorno all’Henninger Turm, per il team tedesco Gerolsteiner.
Nel 2008 ha vinto l’argento alle Olimpiadi di Pechino. L’italiano è stato privato della sua medaglia l’anno successivo per doping. Sette anni dopo, però, Rebellin fu assolto dalle accuse di doping da un tribunale di Padova. Lo stesso ciclista aveva sempre sottolineato la sua innocenza.
Con quasi 30 anni nel ciclismo professionistico, Rebellin è stato di gran lunga il ciclista più longevo nel mondo degli affari. Tra gli altri, il suo rivale di lunga data Vincenzo Nibali è rimasto scioccato oggi dalla morte dei ribelli.
“Giocatore per tutta la vita. Fanatico di Bacon. Introverso appassionato. Praticante di Internet totale. Organizzatore.”