Il colombiano Einer Rubio ha vinto la tredicesima tappa del Giro d’Italia

Il nativo di Boyacá partecipa al primo grande giro della stagione per la seconda volta nella sua carriera. Foto: squadra Movistar

Il colombiano Un Rubio ha saputo imporsi nella fase più recente del Giro d’Italia, dopo aver lottato negli ultimi chilometri con i due leader che li hanno accompagnati nella vertiginosa fuga. I boyacens di La squadra di Movistar Ha conquistato la sua prima vittoria in vetta d’Italia e, a sua volta, ha aggiunto un altro podio finora quest’anno, visto che a febbraio ha vinto la terza tappa del Tour degli Emirati Arabi Uniti.

Sulla carta Rubio avrebbe dovuto avere un ruolo di primo piano tra i colombiani visto che i tre passi di montagna tra Borgofranco D’Ivera e Crans Montana davano speranza al 25enne boyacense. Gli specialisti hanno persino osato condannare Rubio, dal momento che nomi come Primoz Roglic e Thomas Geraint erano i più propensi a vincere la complessa gara.

Rubio ha iniziato a distinguersi dal suo tiro alla seconda porta, poiché sia ​​nella Salita del Gran San Bernardo che nella Croix de Coeur ha gradualmente iniziato a farsi vedere, ma si sapeva che la sfida più grande per il corridore colombiano stava chiudendo nel porto di Crans Montana, prima di raggiungere la vetta e avvicinarsi alla pianura.

Il francese Thibaut Pinot ha guidato la fuga di tre corridori intorno all’ultima stretta curva del passo di Crans Montana, mentre era furtivamente ma costantemente accompagnato dall’ecuadoriano Jefferson Cepeda di EF EDUCATION – EASYPOS, che ha condotto una battaglia costante immersa nel Bielles Tuttavia, la sorpresa è arrivato qualche metro più indietro, come Einer Rubio che ha cercato frettolosamente di raggiungere i due ciclisti.

La sorpresa non è stata solo per Pinot, ma anche per i cantastorie e per i tifosi, che hanno visto il colombiano salire sui pedali e dare un’ultima spinta davanti a tutti, che hanno assistito con stupore alla precipitosa partenza di Rubio. Il pilota del Team Movistar ha attaccato e superato il rivale francese, che cercava di accorciare le distanze da Cepeda, ecuadoriano superato anche lui dal coltivatore di caffè.

Gli ultimi 500 metri sono stati mozzafiato, quando Einer Rubio non si è voltato indietro, ma si è trasformato con forza soprannaturale e ha preso il comando mentre gli altri due ciclisti lo scortavano, il francese Pinot provava a seguirlo, ma a pochi metri dal traguardo ha si arrese mentre il giovane colombiano alzava le braccia e festeggiava il suo traguardo.

1. Un Rubio – 2:16:21

2. Thibaut Pinot: 00:00:06:

3. Jefferson Cepeda: 00:00:12

In conferenza stampa il colombiano ha sottolineato quanto realizzato nei pressi di Torino e, pur non avendo ancora assimilato la sua vittoria in territorio italiano, era fiducioso di quanto realizzato tra varie rivendicazioni. Rubio ha confessato di essere stato chiaro sulla difficoltà di superare Cepeda e Pinot, tuttavia ha applicato una buona strategia che gli ha permesso di prendersi la vittoria.

“Una bella giornata, l’avevo cercata e ho lavorato sodo per preparare questo Giro. L’altro giorno ho avuto problemi con il meteo, la pioggia era molto forte ma sapevo di non dovermi arrendere, sapevo Dovevo continuare a cercare la mia opportunità, ma grazie a Dio e alle persone che mi hanno aiutato a realizzarla, sapevo che il Pinot stava andando davvero forte, anche Cepeda mi è stato d’aiuto, quindi ho dovuto lasciarli entrambi e giocare un po’ di strategia e basta. Tra poco capirò di aver vinto, ora ho spinto a tutto gas con il pensiero che potevo vincere e l’ho fatto”, ha aggiunto il colombiano.

Drina Piccio

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