Il delitto che scuote l’Italia: un giovane uccide i genitori e il fratello dopo una festa di compleanno

La polizia italiana nella città di Milano (Europa Press/Alessandro Bremec)

Paderno Dugdano È una città situata in provincia di Milano, nel nord dell’Italia, con una popolazione che non raggiunge i 50.000 abitanti. Un luogo relativamente sconosciuto, ma sul quale si è concentrata l’attenzione nelle ultime settimane a causa di a triplice omicidio che è successo in una delle loro case.

Domenica 1 agosto il servizio 112 ha ricevuto la telefonata di un giovane in cui diceva semplicemente. “Ho ucciso mio padre.”. Gli agenti si sono avvicinati rapidamente al luogo indicato, dove hanno trovato un ragazzo di 17 anni seduto sulla porta e tre cadaveri in una delle stanze, tutti con ferite da coltello. Secondo il quotidiano italiano, erano il padre, la madre e il fratello dodicenne del presunto colpevole. Il messaggero.

Il giovane è stato interrogato dagli investigatori e gli è stata offerta una prima versione di quello che è successo. Ha detto che dopo aver festeggiato il compleanno di suo padre quel giorno, è entrato nella stanza del suo fratellino al secondo piano della casa e ha trovato suo padre seduto su una sedia con il coltello accanto a lui e i corpi del defunto. resto della famiglia a terra. Poi prese il coltello e ha pugnalato suo padre. La vicenda coincide con il luogo del ritrovamento dei corpi, ma ciò che ha destato i sospetti degli agenti è che il ragazzo non mostrava segni di lotta o ferite.

Ci sono volute solo poche ore perché il detenuto fornisse una nuova versione, in cui confessava il triplice crimine. Questa volta, ha assicurato di aver prima ucciso suo fratello senza avere alcun motivo apparente o alcuna animosità contro di lui. Questo ha svegliato i genitori e una volta entrati nella stanza, ha attaccato per prima la madre. Il padre ha cercato di aiutare suo figlio e lo è stato anche lui pugnalato alle spalle.

Davanti agli inquirenti il ​​presunto colpevole ha mostrato tutto il suo rammaricopiangendo e sfogandosi durante l’interrogatorio. Si dice che non abbia mai avuto un atteggiamento arrogante, ma sia sempre apparso molto fragile. Sembra che non abbia mai presentato particolari problemi psicologici in passato, secondo il citato quotidiano.

Ha detto che si sentiva come “un corpo estraneo in casa sua” e aveva pensato al triplice omicidio.già da un po’». “Sabato sera non è successo niente di speciale. Ma ci pensavo da un po’, era qualcosa che stavo incubando”, ha ammesso.

Il pubblico ministero della Procura dei minorenni, Sabrina Ditaranto, nel corso della conferenza stampa presso la sede provinciale dei Carabinieri di Milano, ha assicurato che “il ragazzo ha capito di aver fatto qualcosa di irreversibile, ha espresso il suo disagioestraneo alla famiglia. Dal punto di vista giudiziario non abbiamo un motivo tecnicamente valido. Dal punto di vista sociologico e psicologico ovviamente le indagini sono aperte. Anche il 17enne non si dà spiegazioni.

“Ha capito che non può tornare indietro, ne è molto consapevole, sa che quello che ha fatto è irreversibile – prosegue – Ha parlato del suo disagio, senza legame con la famiglia, era un pensiero che aveva per pochi giorni, non legato ad un impulso“, ha aggiunto.

Drina Piccio

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