Nel 1975, Roma fu teatro di uno dei peggiori crimini della storia italiana: la strage del Circeo. Tre giovani dell’alta borghesia hanno rapito due ragazze povere, le hanno violentate e picchiate finché una di loro è morta. Il fatto mostruoso ispirato Edoardo Albinati scrivi il tuo romanzo scuola cattolicatrasformato in un film uscito nelle sale nel 2021 e presentato in anteprima pochi giorni fa nel Netflix.
Sotto la direzione di Stefano Mordini, il film è ambientato a Roma negli anni ’70 e segue tre ragazzi che frequentano l’Istituto San Luigi, una scuola cattolica per ragazzi. Durante il penultimo anno di liceo, Edoardo (Emanuele Di Stefano), Gianni (Francesco Cavallo) e Angelo (Luca Vergoni) affrontano i problemi della loro età, ma le loro vite vanno in pezzi tra rivelazioni e tragedie traumatiche.
Insieme a questo, il trio di amici sviluppa una mentalità perversa riguardo ai loro legami con le donne. Il 29 settembre 1975 Angelo e Gianni attirano due giovani rispettivamente di 17 e 19 anni, Donatella (Benedetta Porcaroli) e Rosaria (Federica Torchetti). Vengono portate in una villa del Circeo, dove subiranno abusi sessuali per giorni, alla presenza del loro amico Andrea Ghira (Giulio Prann). Rosaria è morta a causa delle torture dei suoi aggressori e Donatella ha simulato la sua morte solo per essere trovata più tardi con il cadavere dell’amica in un sacchetto di plastica nel bagagliaio dell’auto di Gianni.
I colpevoli furono incarcerati e l’evento sconvolse tutta la scuola, compreso Edoardo. Viene addirittura da chiedersi se l’insegnamento cattolico avrebbe potuto essere “motore” per la realizzazione delle tragedie e di questo crimine. Per quanto riguarda il processo per il Strage di Circela popolazione di Italia dibattuto per la prima volta sui casi di stupro, qualificato dinanzi alla legge solo come reato contro la morale pubblica fino al 1996.
Un riflesso di misoginia e classismo
scuola cattolica non solo racconta l’inquietante caso, ma scava anche nel passato degli assassini. Provenienti da una posizione agiata, i tre giovani sono cresciuti in famiglie segnate dal conflitto e sono stati educati in una prestigiosa e severa scuola cattolica. Nella sua durata di quasi due ore, il film descrive temi come il classismo, la mascolinità tossica e la violenza contro le donne nella società italiana.
Il film europeo di Mordini è stato presentato in anteprima lo scorso anno alla Mostra del cinema di Venezia, nella sezione fuori concorso. È stato rilasciato digitalmente in Netflix a metà settembre e rapidamente è salito nella Top 10 dei paesi dell’America Latina come Argentina, Colombia, Messico, Cile, Paraguay, Uruguay, Venezuela, tra gli altri.
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