Il prestigioso quotidiano italiano Il Messaggero ha pubblicato una nota in cui riporta che il nuovo cardinale Oscar Cantoni, nominato da papa Francesco durante il concistoro del 27 agosto, avrebbe protetto un ex sacerdote pedofilo che ha abusato di almeno 5 minori.
Il 5 settembre il quotidiano italiano ha pubblicato a nota intitolata “Vaticano, documenti top secret sollevano dubbi sul cremisi del nuovo cardinale di Como, che ha dato protezione a un prete pedofilo”.
Il Messaggero cita come fonte documenti su Mauro Inzoli, che proverrebbero dal Dicastero per la Dottrina della Fede in Vaticano, il sito silerenonpossum.it.
Mauro Inzoli è stato condannato nel 2016 dal tribunale civile di Cremona a 4 anni e 9 mesi di reclusione per aver abusato di cinque minori di età compresa tra 12 e 16 anni, sentenza confermata in secondo grado.
Nel processo canonico, condotto dal Vaticano, sarebbero stati in tutto 11 uomini minorenni e due donne che avrebbero denunciato Inzoli.
Alla corte vaticana Inzoli avrebbe ammesso i delitti, «ma Cantoni pochi mesi dopo firmò un decreto che invece di condannare Inzoli si limitava a una pena di soli cinque anni, invocando tra i fedeli uno spirito ecclesiale per ‘accompagnare i loro figli materni anche quando sbagliano, il che fa prevalere i giudizi di condanna’”, si legge su Il Messaggero.
Il decreto del Vescovo Cantoni sarebbe stato ritenuto insufficiente dalla Congregazione (ora Dicastero) per la Dottrina della Fede, la quale avrebbe ritenuto che il sacerdote Inzoli dovesse essere espulso dallo stato clericale.
Mons. Cantoni avrebbe emesso un nuovo decreto, ma Inzoli avrebbe fatto ricorso, appello che sarebbe stato respinto dalla maggioranza della congregazione vaticana responsabile della gestione dei processi di abuso nella Chiesa.
Secondo Il Messaggero, papa Francesco stabilì che Inzoli “data la gravità del comportamento e il conseguente scandalo” seguisse “una vita di preghiera e di umile riservatezza in segno di conversione e di penitenza”, con la quale Inzoli sarebbe rimasto sacerdote.
Secondo il quotidiano, nel giugno 2014 il papa aveva ordinato alla Congregazione per la Dottrina della Fede di emanare un decreto che avrebbe esonerato Inzoli dall’espulsione dallo stato clericale.
Dopo il decreto, Inzoli avrebbe nuovamente abusato di minori, secondo una denuncia giunta nuovamente alla Congregazione per la Dottrina della Fede, che questa volta ha portato all’espulsione di Mauro Inzoli dallo stato clericale.
Il 16 giugno la Conferenza Episcopale del Belgio ha annunciato che Papa Francesco aveva accolto la richiesta di Mons. Luc Van Looy, Vescovo emerito di Gand (Belgio), di non essere creato cardinale nel concistoro del 27 agosto.
Il vescovo ha avanzato la richiesta perché “non ha sempre reagito con sufficiente energia agli abusi nelle relazioni pastorali”, secondo una dichiarazione dei vescovi belgi.
“Per evitare che le vittime di tali abusi vengano nuovamente lese in virtù del suo cardinalato, l’arcivescovo Van Looy ha chiesto al Papa di rinunciare all’accettazione della nomina. Papa Francesco ha accolto la loro richiesta”, hanno sottolineato i vescovi belgi.
Lo stesso non sarebbe accaduto con il nuovo cardinale Cantoni, che secondo il quotidiano Il Messaggero sarebbe conosciuto come “Don Mercedes”, per il suo presunto gusto per le auto di lusso.
Il quotidiano italiano ricorda che per il vescovo di Como il concistoro in cui è stato creato cardinale si sarebbe svolto “senza problemi, nonostante la documentazione trovata negli archivi segreti” del Dicastero per la dottrina della fede.
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