Il primo nuovo addestratore M-346 dell’Air Force arriva a Kalamata

Lunedì prossimo, 15 maggio, il primo nuovo aereo da addestramento M-346 dell’Air Force dovrebbe atterrare a Kalamata e al 120th Air Training Wing. I test in Italia per la nuova acquisizione di HAF sono stati completati con grande successo ed ora è iniziato il conto alla rovescia per il volo verso la Grecia.

operatore di secondo le sue informazioni newpost.gr, sarà un pilota italiano della casa costruttrice Leonardo a consegnarlo agli addestratori greci, mentre seguirà immediatamente la consegna di un altro M-346 da addestramento, anch’esso nelle fasi finali dei test. Seguirà nei prossimi giorni la cerimonia ufficiale di ricevimento del nuovo istruttore che segnerà il cambio di schieramento nell’addestramento dei nuovi Icar dell’Aeronautica Militare.

In concomitanza con i primi nuovi addestratori M-346 a Kalamata ei 120 PEA, tornano dall’Italia i 20 tecnici dell’Aeronautica Militare che sono stati introdotti ai misteri dell’aereo negli ultimi otto mesi. Sarai il principale supporto per la nuova acquisizione di HAF. Tornano inoltre nella ‘culla’ dell’addestramento aeronautico della PA anche i primi sei istruttori greci, che nei mesi scorsi hanno svolto un intenso ‘tutorial’ in Israele da parte della società appaltatrice Elbit, che si è occupata anche della formazione dei nuovi IAF piloti con lo stesso velivolo M-346.

Niente più ippocastani stantii

L’arrivo del primo velivolo da addestramento a Kalamata, che sostituirà il vecchio T-2E Buckeye, segna di fatto il cambio di schieramento e il passaggio a una nuova era per il lavoro di addestramento dell’Aeronautica Militare.

Alla fine, i Buckeyes hanno superato tutti i precedenti mondiali, avendo addestrato in loro dozzine di generazioni di piloti dal 1976 ad oggi. HAF è stato il loro ultimo utente per molti anni poiché tutte le altre compagnie aeree li hanno già eliminati gradualmente.

Il nuovo velivolo da addestramento

L’Aermacchi M-346 è un moderno velivolo da addestramento ad alte prestazioni. Il primo volo ha avuto luogo nel 2004, le prime consegne sono iniziate nel 2008. Fornisce agli aviatori un addestramento avanzato ed è l’ultimo passo prima di passare ai caccia. Il suo design aerodinamico e i potenti motori ITEC F124-GA-200 con sistemi di controllo Fly-By-Wire garantiscono un’eccellente manovrabilità e controllo ad angoli di attacco elevati. Con una lunghezza di circa 12 metri, può raggiungere velocità fino a 983 km, pur avendo un’autonomia di 1980 km e la capacità di volare ininterrottamente per diverse ore.

L’M-346 ha una tecnologia all’avanguardia insieme a capacità di volo molto elevate, consentendo al nuovo Ikari di adattarsi alle grandi esigenze incentrate sulla rete di caccia come F-35, Rafale e Viper. L’aereo può anche essere convertito in una versione da combattimento per trasportare armi per missioni aria-aria e aria-terra.

L’accordo con gli israeliani

Contemporaneamente all’arrivo di velivoli, addestratori e tecnici a Kalamata, procede la conversione del 120 Air Training Wing in un moderno centro di addestramento. È in corso la costruzione dell’edificio di addestramento, dove verranno installati i moderni simulatori, mentre è già stato completato l’edificio di servizio. Inoltre, sono in corso altri lavori per l’accoglienza e la sistemazione dell’M-346, che prevedono, tra l’altro, la realizzazione di hangar per un totale di 10 velivoli da addestramento che verranno ricevuti nel prossimo futuro con l’obiettivo di iniziare subito l’addestramento dei nuovi piloti.

Tuttavia, a parte il coinvolgimento diretto nell’addestramento dell’M-346, l’Aeronautica Militare continua ad utilizzare gli elicotteri T-6 Texan II nella prima fase di volo del nuovo Icarus. L’accordo con la società israeliana Elbit garantisce un’elevata disponibilità del T-6, in quanto il corrispondente contratto ventennale rinnovabile include sia l’addestramento che la manutenzione dei velivoli M-346 e T-6 Texan II. In effetti, il supporto T-6 include nuovi emulatori della tecnologia moderna. Il contratto statale prevede inoltre la fornitura di 3.500 ore di volo per ciascuno dei velivoli in modo che i nuovi piloti possano essere addestrati in modo continuativo e senza interruzioni.

Giacinta Lettiere

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