Inflazione in Italia al 12,8% in ottobre, la più alta dal 1996

ROMA – L’inflazione italiana ha toccato un nuovo massimo storico in ottobre, sottolineando le sfide economiche che attendono il premier Giorgio Meloni e aumentando i rischi di un ulteriore aumento del tasso di inflazione nell’area dell’euro.

Secondo l’Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo dell’Unione Europea, l’inflazione in Italia, secondo una prima stima, è passata dal 9,4% di settembre al 12,8% di ottobre su base annua, il livello più alto dal 1996, anno in cui furono registrati i record mantenuto, lo ha riferito l’istituto di statistica ISTAT.

Questo indicatore è ben al di sopra del tasso del 9,9% previsto dall’economista medio intervistato da Reuters.

I prezzi dell’energia sono aumentati del 73,2% su base annua a ottobre, rispetto al 44,5% del mese precedente, secondo il rapporto ISTAT, mentre l’inflazione core, che esclude i prezzi dell’energia e degli alimenti freschi, è scesa dal 5,3% al 5,7%.

“L’inflazione a questi livelli è uno dei grandi problemi economici del nuovo governo, che ha risorse limitate per risolverli a causa dell’ingente debito pubblico”, spiega Lorenzo Codogno. Secondo lui, la Meloni dovrebbe indirizzare gli aiuti di Stato verso le famiglie povere, e non verso la popolazione in generale, pagando direttamente parte delle loro bollette energetiche, il che alleggerirà il loro onere finanziario, oltre a ridurne il prezzo, riferisce Tanjug.

Arduino Genovese

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