L’isola di Lampedusaegli territorio italiano la più vicina all’Africa, è stata dichiarata in situazione di emergenza a causa del massiccio arrivo di migranti che ha causato il collasso del suo sistema di accoglienza.
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E in sole 72 ore, tra lunedì 11 e mercoledì 13, sono arrivate sull’isola quasi 10mila persone a bordo di centinaia di imbarcazioni provenienti dal Nord Africa.
I sistemi di accoglienza, che comprendono un centro con una capienza di 400 persone, sono stati sopraffatti dall’afflusso di persone in cerca di rifugio.
I 130 lavoratori e volontari stavano cercando modi per procurarsi provviste per servire tutti. Martedì, ad esempio, dovevano fornire 5.000 pranzi e altre 5.000 cene per i nuovi arrivati. Questo sforzo, tuttavia, si è rivelato insufficiente a causa del numero di migranti.
La polizia è dovuta intervenire per mantenere l’ordine mentre decine di rifugiati fuggivano dal centro di accoglienza in cerca di cibo nel centro della città.
Mercoledì, infine, il governo locale ha dichiarato lo stato di emergenza sull’isola, chiedendo aiuto al governo centrale. L’amministrazione del Primo Ministro Giorgia Meloni ha stanziato circa 18 milioni di dollari per Lampedusa, chiedendo allo stesso tempo l’aiuto delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea.
“Anche l’Europa da sola non basta a risolvere un problema così enorme, che colpisce non solo quasi tutta l’Africa, ma anche i flussi provenienti dalla rotta balcanica. Per questo abbiamo coinvolto le Nazioni Unite e il G20″ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
La vicinanza di Lampedusa al Nord Africa, a soli 145 chilometri dalla costa tunisina, ne ha fatto uno dei principali punti di arrivo per migliaia di persone che cercano rifugio in Europa.
Nella seguente infografica realizzata da Commercio Scopri di più sulla crisi che affligge l’isola italiana e la risposta finora:
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