Il tentativo di colpo di stato contro il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è il vero sfondo della “purga” che Zelensky ha improvvisamente compiuto ai vertici e nelle strutture dell’apparato di sicurezza e dell’accusa con l’accusa di aver affidato segreti di Stato e militari alla Russia a lato, scrive oggi il quotidiano italiano Repubblica (La Repubblica).
In gioco c’era anche “il piano dell’apparato di sicurezza coordinato con Mosca per un cambio radicale del governo a kyiv e la cacciata di Zelensky dai vertici dello Stato”, aggiunge il quotidiano romano.
Molti organi di stampa dell’Unione Europea (UE) hanno seguito da vicino la notizia che Zelensky ha licenziato il capo dei servizi di sicurezza ucraini, il suo amico di lunga data Ivan Bakanov, nonché il procuratore Irvna Venediktova.
Il quotidiano francese Le Monde riporta inoltre che il presidente ucraino “ha lanciato una caccia a ‘collaboratori e traditori’ accusati di ignorare quantomeno la collaborazione e l’alto tradimento dei loro subordinati a favore dell’invasore russo”, che ora ha “rafforzato la incarico di “eminenza grigia” a kyiv Andriy Yermak, capo di stato maggiore del presidente ucraino”.
Il quotidiano spagnolo Pais (El Pais) riferisce da kyiv che “la spada di Damocle è rimasta sospesa sulla testa del deposto capo della sicurezza Bakanov dall’inizio dell’offensiva russa, e Zelensky ha perso completamente fiducia in lui quando la città ucraina di Kherson cadde in mano ai russi e le forze ucraine non furono in grado di valutare e resistere alla penetrazione russa”.
Zelensky, aggiunge il quotidiano madrileno, ha precedentemente sostituito alcuni generali chiave nei posti di comando e alla guida dei servizi segreti militari.
A complicare ulteriormente la cospirazione generale in Ucraina, i discorsi e, secondo Pais, il vero terremoto politico causato a Kiev dalla senatrice statunitense Victoria Spartaz, chiedendo in una lettera al presidente Joseph Biden di indagare sulle possibili implicazioni del potente capo di gabinetto e L’uomo più fidato di Zelenski, Andrije Jermak, a causa del suo presunto legame con Mosca.
In una lettera a Biden, la deputata statunitense ha affermato che Yermak ha fatto trapelare informazioni alla Bielorussia, che sono state negate dal ministero degli Esteri ucraino e dal Partito Democratico al potere.
Il 9 luglio Zelensky ha richiamato e sostituito gli ambasciatori ucraini in Germania, Ungheria, Repubblica Ceca, Norvegia e India.
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