Kaili ‘brucia’ il compagno: ha fatto della casa un caveau – ‘Non sapeva dire ‘no’ a Pancheri’

Il presunto protagonista dello scandalo Qatargate, Pier Antonio Panzeri, aveva trasformato la sua casa in un caveau Eva Kaili e il suo compagno ed ex assistente Francesco Giorgi per tutelare – con l’aiuto dell’immunità parlamentare dell’ex presidente del Parlamento europeo – i fondi che ha ricevuto dal Qatar e dal Marocco.

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Kaili, cosa farà? Natale in carcere dell’harem, ha confermato davanti all’investigatore belga Michel Clez che Pancheri “ha lasciato dei soldi” a casa della coppia a Bruxelles “anche prima della pandemia e poi è venuto a ritirarli. Si fidava di Francesco più che del suo stesso appartamento”, ha detto, “penso per la mia immunità”, ha rivelato il quotidiano italiano Il Fatto Quotidiano.

Georgie, ha detto Kayli, ha agito come guardia del corpo “forse per il suo attuale capo, il [Ιταλό ευρωβουλευτή] Andrea Coccolino”, probabilmente perché “obbligo morale” a Panzeri, che gli aveva offerto il posto di assistente parlamentare quando era lui stesso deputato, ma anche a Coccolinos, che lo ha mantenuto al suo posto. Georgie “non poteva dire di no, era troppo gentile. Forse avrei dovuto dire qualcosa perché sono più grande”, ha ammesso, non fidandosi di quello che stavano facendo il suo compagno, Pancheri e Coccolino e lei stessa si era rivolta a Pancheri per avere consigli su come orientarsi nel campo della politica. 

Eva Kaili passerà il Natale in carcere: i giudici hanno “paura del suo rapimento”.

Giorgi svela come si sono mossi: anche la Mauritania aveva un problema di immagine, ha chiesto consiglio a Pancheri

Kaili – che ha detto qualche giorno fa tradito dall’atteggiamento di Georgie– ammettendo così la responsabilità del suo partner e dicendo che sapeva cosa stava facendo. E ha spiegato di non aver mai “pensato alla provenienza del denaro” trovato nel suo appartamento, quindi, come commentato dai media italiani, ha tracciato una netta linea di difesa e addossato tutte le colpe alla Giorgi.

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Le sue confessioni agli investigatori belgi sono coerenti con quelle del suo partner: “Farò tutto il necessario affinché mia figlia stia con sua madre”, ha detto in una sua dichiarazione.

L’ex assistente di Pancheri Ha cercato di togliere la donna dalla scena Da cui ha avuto una figlia di 22 mesi – accudita dalla nonna materna Kaili a Bruxelles – una strategia che per il momento non l’ha aiutata a uscire di prigione.

L’Echo: L’inchiesta Qatargate sta entrando in una nuova fase

L’indagine ad ampio raggio sulle attività dietro le quinte dei gruppi di pressione del Parlamento europeo sta ora entrando in una nuova “fase più calma e più analitica” dopo intensi 10 giorni di indagini – un totale di 20 tra il 9 e il 12 dicembre, interrogatori, scrive il belga L’Echo, uno dei mezzi di informazione che avevano rivelato Trovare le banconote nell’appartamento.

Inquirenti e magistrati allentano un po’ la pressione con l’avvicinarsi delle vacanze ed è giunto il momento di un’analisi più approfondita dei messaggi provenienti da cellulari e computer sequestrati da assistenti parlamentari a parlamentari sul cui ruolo gli inquirenti stanno indagando.

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Di conseguenza, la polizia setaccia e “annoda” i video di interessanti riunioni di diverse commissioni del Parlamento europeo, come LIBE (libertà pubbliche: in particolare il voto sull’esenzione dal visto per i cittadini del Qatar nell’Unione europea), DROI (diritti umani) commissioni, che hanno redatto la risoluzione sui lavoratori migranti uccisi nei cantieri dei Mondiali in Qatar). Nel mirino e nelle commissioni le cui decisioni potrebbero rivelare l’influenza del Marocco nel Parlamento europeo, come il gruppo interpartitico del Sahara occidentale incaricato di risolvere un annoso conflitto tra Marocco e Algeria, e la commissione Pegasus, commissione parlamentare incaricata di indagare sull’uso di Pegasus e altri spyware.

La rapida accelerazione nella carriera di Kaili

Parallelamente, come riportato dall’ANSA, citando fonti del Parlamento europeo, c’era il fatto che Eva Kaili fosse Presidente della Commissione sul futuro della scienza e della tecnologia (STOA) del Parlamento europeo. “un’improvvisa accelerazione nella sua carriera e un aumento delle pressioni e molti nuovi contatti con le parti interessate, in particolare nello spazio tecnologico”.

Il comitato in questione ha un “comitato consultivo” di scienziati, tra i quali spicca un nome che riunisce Qatar e Italia, quello del professor Salvino Salvaggio, direttore esecutivo dell’Università Hamad Bin Khalifa e affiliato al Qatar Fund. Fondo sovrano del Qatar. La nomina di Salvaggio, entrato a far parte dell’Advisory Board di STOA nel novembre 2020, è stata “molto voluta dallo stesso Kaili”. E Salvaggio non è stato l’unico esperto sponsorizzato da Kaili, in quanto dal 2018 è consolidata anche la presenza di membri dell’Advisory Board di Elontech, fondato dalla sorella Madalena Kaili.

“C’è un problema con le regole su lobbying e trasparenza”, ha detto Danilo Ceccarelli, sostituto procuratore della Procura europea (EPPO), che sta indagando su Eva Kaili per frode e appropriazione indebita di fondi europei, al primo programma radiofonico della RAI. “Il Parlamento europeo ha regole, ma solo su base volontaria. Sarebbe vantaggioso per tutti, compresi quelli di noi che conducono indagini con un quadro giuridico più chiaro, rendere obbligatori una serie di criteri e limiti per questo tipo di attività”, ha affermato. L’EPPO ha chiesto la rinuncia all’ex vicepresidente immunità parlamentare del Parlamento europeo.

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Giacinta Lettiere

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