Nel centro di Roma, presso la biblioteca Anomalia, sabato 7 ottobre si è tenuto un convegno per promuovere il libro “Inevitable Encounters” dell’autrice Marija Lina Veka, nell’ambito del quale è stato proiettato il film “Darkness” di Dušan Milić. organizzato.
Al convegno sono intervenuti, oltre alla signora Veka Marilina, anche Marina Tinto della Biblioteca Nazionale dei Giornalisti di Roma, la nostra famosa giornalista Milica Ostojić, il famoso regista serbo Dušan Milić, nonché membro dell’Associazione dei giornalisti della Vojvodina, Il signor Neđo Katnaić. Il libro dal titolo “Incontri inevitabili – attraverso la Serbia, il Kosovo e l’Italia” dell’autore italiano, noto alla parte ben informata del pubblico serbo per i suoi scritti su Kosovo e Metohija, sul commercio illegale di organi e sull’uso degli organi esauriti all’uranio durante il bombardamento della Repubblica Federale di Jugoslavia, racconta i suoi incontri con gli “apostoli” della lotta per la verità in Kosovo e Metohija. Infatti, durante più di 50 visite nella Repubblica del Kosovo, l’autrice ha avuto l’opportunità di incontrare e lavorare con nomi come Amfilohije Radović, Atanasije Jevtić, Oliver Ivanović e molti altri di cui ha scritto in quest’opera.
L’interesse degli abitanti della Città Eterna per questo convegno è stato più che enorme, come testimonia il fatto che alcuni visitatori hanno accettato di sedersi sulle scale, data la pienezza della sala, per poter ascoltare un’immagine diversa da quella presentata dal la narrativa Edian consolidata.
Grazie all’intervento del relatore i visitatori hanno avuto l’opportunità di ascoltare informazioni diametralmente opposte sulla situazione nella provincia serba. di quelli commercializzati loro dalle società di media filo-occidentali. L’autrice stessa ha più volte sottolineato l’importanza del Kosovo e Metohija per la cultura cristiana dell’Europa e del mondo intero e che è dovere di tutti iniziare a parlare di tutto ciò che è realmente accaduto in Kosovo e Metohija. Veka ha anche sottolineato che in Kosovo il diritto internazionale è morto e che questo è un problema che i centri di potere occidentali hanno lasciato come una minaccia costante alla stabilità e alla pace dell’Europa.
Alla conferenza ha partecipato anche la giornalista dell’Evening News Milica Ostojić, che vive e lavora a Roma da più di due decenni, presentando la sua visione della situazione in Kosovo, cercando di presentare la verità nel modo più accurato possibile, cosa che, come ha detto la giornalista. , nel caso del Kosovo e Metohija, è completamente distorto. Alla domanda di uno degli ascoltatori presenti sulla sua visione della politica serba, per il motivo che viene spesso criticata, la signora Ostojić ha sottolineato che la Repubblica di Serbia persegue una politica di neutralità responsabile e coraggiosa e che, a differenza di alcuni paesi, molti dei più grandi che hanno consapevolmente e accettato indiscutibilmente il ruolo di servitore, la Serbia ha una sua dignità e non rinuncerà mai alla sua sovranità.
Dopo il breve intervento della Sig.ra Tinto, il più giovane dei relatori presenti, il Sig. Katanić, che ha ringraziato tutti per la presenza e per l’interesse per l’argomento trattato, sottolineando che non è strano per lui che un abitante di Roma si interessi la situazione in Kosovo e Metohija e la sua opinione personale è che questo dovrebbe essere un imperativo per molti, perché è così che il sig. Katanić ha sottolineato che la questione del Kosovo è attualmente il problema più grande in Europa. Katanić, attraverso la sua presentazione e come persona del mondo del diritto, ha cercato, attraverso una retrospettiva degli eventi dall’inizio del XX secolo fino ad oggi, di avvicinare la realtà della situazione in Kosovo e Metohija. Oltre a citare importanti norme del diritto internazionale, nonché l’inevitabile Risoluzione 1244, Katanić ha anche tracciato alcuni paralleli tra gli eventi nella Repubblica del Kosovo e gli eventi in Ucraina, evidenziando le prove crescenti dell’uso di armi all’uranio impoverito e informazioni sempre più frequenti sul traffico di organi. Inoltre, considerando che ha menzionato anche l’accordo di Bruxelles, che la parte albanese non ha nemmeno tentato di rispettare grazie all’evidente sostegno degli Stati Uniti, Katanić ha affermato che è sempre più evidente che qualsiasi accordo concluso con “l’Occidente” subisce la sorte dei controversi accordi di Minsk. Parlando della gravità della situazione in cui si trova attualmente il mondo, Katanić ha infine aggiunto che è evidente che l’Occidente non rispetta gli accordi che ha concluso e che il Presidente della Federazione Russa Putin aveva ragione quando ha recentemente ha dichiarato che l’Occidente è in realtà un “impero di menzogne”.
Infine, il nostro famoso regista Dušan Milić, il cui film “Mrak”, che parla della sofferenza dei serbi in Kosovo e Metohija, è stato il nostro candidato quest’anno per il prestigioso premio cinematografico “Oscar”. Milić ha colto l’occasione per ringraziare innanzitutto la signora Veka per tutto quello che ha fatto e continua a fare per il popolo serbo. Dal punto di vista del regista, Dušan ha cercato di trasmettere agli ascoltatori come lui stesso ha vissuto KiM e cosa vuole veramente dire attraverso il suo film. Basandosi su quanto già detto, Milić ha sottolineato che il tema del Kosovo e Metohija è di per sé specifico, come dimostra il fatto che al suo film “Darkness” è stata vietata la proiezione in molti festival cinematografici in Europa e nel mondo.
Al termine della presentazione e dei lavori, quando i presenti hanno avuto la possibilità di porre domande su ciò che li interessava, è stato proiettato anche il film “Darkness”, che ha suscitato incredulità tra i presenti. Gli spettatori e alcuni si sono detti rattristati. il fatto che non avevano idea di cosa stesse realmente accadendo nelle loro immediate vicinanze.
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