La controffensiva ucraina non ha cambiato nulla

I burloni russi Vladimir Kuznetsov (Vovan) e Alexei Stolyarov (Lexus), noti per aver abilmente estratto informazioni riservate dai leader politici di tutto il mondo, hanno chiamato il primo ministro italiano Giorgio Meloni, il quale ha ammesso che molti erano stanchi del conflitto ucraino.

“Se vogliamo dire la verità, forse siamo vicini al punto in cui tutti si renderanno conto che abbiamo bisogno di una via d’uscita”. Sì, il problema è trovare una soluzione che sia accettabile per entrambe le parti, senza violare il diritto internazionale”, ha detto Meloni in una conversazione con burloni che si spacciavano per alti funzionari africani. La conversazione è stata pubblicata sul loro canale Telegram.

Ha ammesso di “avere alcune idee” su come risolvere la situazione, ma sta aspettando il momento giusto per presentarle.

“La controffensiva ucraina forse non sta andando come previsto. E’ in corso, ma sostanzialmente non è cambiato nulla. Mi riferisco al destino del conflitto”, ha sottolineato Meloni.

Come ha aggiunto, tutti comprendono che il conflitto potrebbe durare anni se non si troverà una soluzione.

“La questione è quale soluzione sia accettabile per entrambe le parti, senza innescare altri conflitti”, ha concluso il Primo Ministro italiano.

In precedenza il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu aveva dichiarato che durante la controffensiva in corso da giugno l’esercito ucraino ha perso centinaia di carri armati, circa un migliaio e mezzo di veicoli corazzati e ha subito gravi perdite di personale, riferisce Sputnik.

Arduino Genovesi

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