È nell’estate del 1923 che il Torino passa di mano. Edoardo Agnelli, comproprietario di “Fiat”, ha dato inizio a una tradizione secolare coronata di titoli, che oggi, cinque generazioni dopo, rischia di esaurirsi.
Ieri è stata comunicata la decisione della Federcalcio di togliere 15 punti alla Juventus per frode finanziaria in fase di trasferimento dei giocatori, e la ‘vecchia signora’ è scesa dal terzo al decimo posto in classifica. Tuttavia, secondo i media italiani, questo potrebbe essere solo il primo di una serie di rigori che potrebbe subire il club di calcio più titolato d’Italia. Sospesi anche diversi ex dirigenti della Juventus, tra cui il presidente Andrea Agnelli, che ha perso il diritto di partecipazione al club per due anni.
Non è il primo scandalo per il club, che nella sua storia ha vinto ben 36 trofei di Serie A. Non molto tempo fa, 17 anni fa, la Juventus, insieme a molte altre grandi squadre italiane, fu coinvolta nel famigerato scandalo “Calciopoli”. Fu allora che fu scoperta una rete di partite truccate, guidata dai dirigenti di Juventus, Milan, Lazio, Fiorentina e Reggina con l’aiuto degli arbitri. La Juventus, allora campione, è stata privata di due scudetti. Inoltre, il club è stato retrocesso in Serie B, il che ha portato alla partenza di molti giocatori dal club, come Zlatan Ibrahimović, Lilian Thiram e Fabio Cannavaro. Gianluigi Buffon, Alessandro del Piero, David Trezeguet, Pavel Nedved e altri sono rimasti fedeli al club, che è stato promosso in Serie A nella stagione 2007/8.
Ma devi andare oltre il calcio se vuoi avere un quadro fedele della storia di questo club. Storia nascosta dietro molti trofei. Sotto il dominio del Partito Fascista e di Mussolini, Giovanni Agnelli fu un membro attivo e senatore del Duce fino alla sua cacciata nel 1943. Suo nipote Gianni fu successivamente nominato senatore a vita a causa dei suoi stretti legami con i primi ministri italiani del dopoguerra. Il successore di Gianni, John Elkann, con l’approvazione del governo italiano, trasferì la sede della “Fiat” e della “Stelantis” in Olanda, dove paga molte meno tasse che in Italia. Soldi, politica, potere e dinastia: la Juventus è stata oggetto di polemiche da quando ha assunto la proprietà della famiglia più potente d’Italia.
Il centenario del regno di Agnelli non è stato celebrato come avevano previsto Andrea ed Elkan. Il club torinese sta attraversando la più grande crisi dai tempi di “Calciopoli”, e sembra che la fine della dinastia, dopo cinque decenni di dominio, sia in vista. Indubbiamente, la famosa famiglia ha lasciato un segno profondo nella storia del calcio italiano. Ciò solleva la questione di quanto sarà potente il club italiano di maggior successo senza gli Agnelli a guardarsi le spalle?
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