Per il sospetto di gravi mancanze contabili, la Juventus Torino, nel mirino della magistratura italiana, potrebbe essere retrocessa a fine stagione.
Le dimissioni del presidente Andrea Agnelli e dell’intero cda del club torinese probabilmente non cambieranno le cose. giovanile è in pericolo, rischia la retrocessione amministrativa, mentre la Procura di Torino indaga sui conti della Vecchia Signora dal 2018. Le lezioni apprese dalla sorveglianza telefonica finora condotta sono schiaccianti per l’istituto piemontese sospettato di conciliazione. Principalmente per saldare i suoi debiti.
Su richiesta della Rai, Mattia Grassani, avvocato italiano specializzato in diritto sportivo, considera il caso ancora più grave di Calciopoli, che nel 2006 – quando la Juventus scelse gli arbitri per le sue partite – relegò il club in Serie B (una retrocessione in Serie C originariamente richiesto dalla Procura) e la perdita di due scudetti (2005 e 2006). “Queste sono le accuse più gravi nella storia della Juventus, più gravi di Calciopoli. Le azioni denunciate non hanno precedenti”, ha affermato.
Agli occhi di questo avvocato, i bianconeri non dovrebbero sfuggire alla retrocessione. Anche l’annullamento dei due scudetti vinti nel 2019 e nel 2020. Senza contare la Coppa Italia 2021 e la Supercoppa italiana 2020. La magistratura potrebbe pronunciarsi entro fine stagione per una sentenza applicabile dall’esercizio 2023-2024. A peggiorare le cose, la UEFA ha avviato la propria indagine su possibili violazioni del fair play finanziario. Il prossimo avversario dell’FC Nantes nei playoff di Europa League (16 e 23 febbraio) non è quindi immune dall’essere escluso dalla scena continentale.
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