La Juventus è in crisi

Cosa viene dopo questo annuncio?

L’Italia, privata del Mondiale, assiste da lontano a questo evento planetario. Ma le notizie relative alla Coppa del Mondo sono ampiamente oscurate dai media dallo scandalo che ha colpito la Juventus. Dal 2021, sedici ex presidenti di club sono stati presi di mira dalla magistratura a seguito di indagini della Procura di Torino. In sintesi, sono sospettati di aver falsificato i bilanci in termini di bilanci e trasferimenti di alcuni calciatori. Al centro di una grande polemica, lunedì la dirigenza del Torino ha annunciato la sua partenza con un comunicato stampa.

Denunce chieste a 13 ex allenatori della Juventus

“Dopo la decisione già due volte di rinviare l’assemblea generale del club torinese, ora prevista per il 27 dicembre, Andrea Agnelli, il presidente, e l’intero consiglio hanno deciso di dimettersi in seduta straordinaria alla Continassa, la sede della Vecchia Signora . Incontro del Presidente della Juventus, del Vice Presidente Pavel Nedved, del Direttore Generale Maurizio Arrivabene e degli altri membri del Consiglio Laurence Debroux, Massimo Della Ragione, Katryn Fink, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio, Giorgio Tacchia e Suzanne Keywood ».

Una decisione legata alle indagini in corso e per la quale negli ultimi giorni sono stati fatti passi avanti. Questo giovedì il Gazzetta dello Sportprovocando un caso peggiore di quello di Calciopoli, e il Corriere dello Sport dimostrano che la Procura della Repubblica di Torino ha chiesto il rinvio a carico di Andrea Agnelli e di altre dodici persone, tra cui Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene e Fabio Paratici, nell’ambito del procedimento in corso. Sei tredici delle sedici persone sotto accusa. Infatti, la stampa italiana afferma che i membri del Collegio dei Revisori, cioè Piccatti, Paracchini e Lirici, in fondo non hanno preoccupazioni. Questo non è il caso di Agnelli e dei suoi dodici accoliti.

Nuovi oggetti sospetti

Queste saranno fissate nei prossimi giorni per la data dell’udienza preliminare. Dovranno rispondere delle loro azioni, gli imputati “Frode in bilancio, falso avviso di trasferimento, reato di intralcio all’esercizio dei pubblici poteri e reato di alterazione di informazioni”spiega il Corriere dello Sport. I media italiani poi specificano: “Alcuni indagati sono stati anche denunciati per il reato di falsa dichiarazione mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti”. Inoltre, negli ultimi mesi, la magistratura ha scoperto nuovi movimenti sospetti di denaro, oltre ad ulteriori debiti legati alla cessione di calciatori.

Manovre dunque addizionate e che vanno a completare un dossier già ben fornito dell’ex dirigenza bianconera. Quest’ultima ha però deciso di contrattaccare e ha inviato una nota ufficiale in cui protestava la propria innocenza e riteneva infondate le eccezioni della Procura di Torino. Ma l’accusa è valida e “conferma la natura artificiosa delle plusvalenze (circa 155 milioni di euro) e la natura fittizia delle esenzioni salariali” corrispondente corretta. Da parte sua, la Consob (Commissione nazionale per le società e la Borsa) chiede una riscrittura del bilancio annuale e vuole apportare correzioni.

La federazione italiana prenderà sanzioni se necessario

Tutta questa vicenda rischia conseguenze devastanti per la Juventus. All’inizio di questa settimana vi abbiamo spiegato che il Torino potrebbe incorrere in una multa molto salata, una detrazione di punti o addirittura una retrocessione ai sensi dell’articolo 31 del Codice dello Sport.. Interpellato ieri sull’inchiesta Prisma che riguarda la Juve, il presidente della FIGC Gabriele Gravina non ha voluto travolgere il club. “Non mi piace l’idea di sanzionare certi enti, in questo caso la Juventus, prima di andare a processo. Ci sono indagini, si stanno procurando fascicoli, la nostra Procura è allertata, ma non conosciamo l’esito. Decidano i tribunali”..

Poi ha aggiunto: “Aspettiamo e vediamo cosa viene fuori dal processo e poi pensiamo al sistema, ma non stiamo incolpando e sanzionando prima delle indagini”.. Tuttavia, la Vecchia Signora potrebbe perdere molto. Oltre alle sanzioni comminate dalla federazione italiana come spiegato in precedenza (multa, decurtazione di punti, persino retrocessione), rischia anche di essere preso a schiaffi dalla UEFA.“Nyon aspetta le decisioni della FIGC, ma la Juve è minacciata anche in Champions League”insiste Gazzetta dello Sport prima di aggiungere altro all’argomento.

La UEFA è pronta a reprimere

“Gli eventi calcistici italiani sono associati alle coppe europee. E su tutto incombe l’ombra dell’atteso giudizio del tribunale Ue sulla Superlega (…) Un rischio c’è, sì. Anche in Europa. Il rischio che le vicende italiane della Juve abbiano gravi conseguenze in Champions League. Entrambi i sistemi sono indissolubilmente legati. Infatti, ti qualifichi per i trofei dopo aver ottenuto la “licenza UEFA” dalla tua federazione. Ma quando una licenza è stata ottenuta attraverso omissioni dolose o la presentazione di dati falsi, che comunque modificano il bilancio del club, la UEFA può intervenire. E in caso di applicazione delle relative sanzioni in proporzione alla gravità del caso.

Pertanto, da parte UEFA, stiamo aspettando di saperne di più sulle conclusioni di questa indagine e potremmo intraprendere azioni vigorose. Tanto più che i rapporti tra il presidente dell’organo di governo del calcio europeo, Aleksandr Ceferin, e Andrea Agnelli, oggi ex presidente della Juventus e socio fondatore e membro attivo della Superlega, non sono molto buoni. Inoltre, con l’addio di Agnelli, questa è una brutta notizia per il progetto SL, che la nuova dirigenza bianconera potrebbe abbandonare. Tuttavia, la UEFA sta monitorando attentamente i bianconeri e ha contattato la FIGC per tenerli aggiornati sul caso. Nonostante il cambio di leadership e il fatto che Massimiliano Allegri abbia più potere, la Juventus sta correndo grossi rischi in Serie A e in Europa.

Casimiro Napolitani

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