Il marchio italiano dà le prime raccomandazioni ufficiali per l’erede dell’Aventador, svelando alcuni dettagli sul nuovo propulsore V12, che per la prima volta nella storia di Lamborghini sarà abbinato alla tecnologia ibrida plug-in
Lamborghini ha avviato il processo che alla fine porterà alla presentazione del successore dell’Aventador, che dovrebbe essere prevista entro la prima metà dell’anno.
Fino ad allora, il marchio italiano sta rilasciando le prime informazioni sulla sua nuova supercar, a partire dagli interni e dai dettagli sul primo ibrido plug-in ambientato nella storia di Lamborghini.
Secondo la raccomandazione, il fulcro del set è ancora una volta il V12 atmosferico con cilindrata di 6,5 litri in una versione ulteriormente sviluppata con 826 CV e 725 Nm di coppia, disponibile a 9.250 giri/min. e con limitatore di giri a 9.500 giri/min.
Ciò significa che la LB744, nome in codice dell’erede dell’Aventador, ospiterà nelle sue viscere la configurazione del motore V12 più potente nei sessant’anni di storia del marchio italiano, e per il momento non la potenza extra che deriverà dalla tecnologia ibrida plug-in.
Quest’ultimo ospiterà una batteria agli ioni di litio da 3,8 kWh, posizionata dove “normalmente” si troverebbe il tunnel di trasmissione, e alimenterebbe tre motori elettrici, due sull’asse anteriore e uno su quello posteriore. Il layout specifico implica la trazione integrale, mentre la potenza totale combinata dell’insieme dovrebbe aumentare a 1.015 CV.
Per rendere possibile la suddetta combinazione, Lamborghini ha cambiato la posizione del motore, ruotato di 180 gradi, per fare spazio al dietro di esso il cambio automatico a doppia frizione a otto rapporti. Parlando del cambio, ora le palette a cui è accoppiato consentono di scalare continuamente più marce con la pressione continua della levetta sinistra.
Al momento il marchio italiano non rilascia dati sulle prestazioni, ma una stima sicura sarebbe che l’accelerazione 0-100 km/h richiederà 2,5 secondi e raggiungerà una velocità massima di 350 km/h.
In termini di prestazioni ambientali, la presenza della tecnologia ibrida plug-in dovrebbe ridurre le emissioni di carbonio del modello fino al 30%, anche se questo non è certamente il caso di una Lamborghini.
Per chiarezza, si precisa che l’erede dell’Aventador potrebbe non essere formalmente il primo modello del marchio italiano dotato di tecnologia elettrica, in quanto la designazione specifica è Sian FKP 37. Naturalmente, nel caso di quest’ultimo, si non riguardava la tecnologia ibrida plug-in, ma una combinazione di ingegneria elettrica con supercondensatori.
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