La proposta prevede che il nuovo governo avrà 25 ministeri, di cui quattro nuovi: il Ministero degli Investimenti Pubblici, il Ministero della Scienza, dello Sviluppo Tecnologico e dell’Innovazione, il Ministero del Turismo e della Gioventù e il Ministero dell’Informazione e delle Telecomunicazioni.

Restano il Ministero delle Finanze, il Ministero dell’Economia, il Ministero dell’Agricoltura, delle Foreste e della Gestione delle Acque, il Ministero della Protezione dell’Ambiente, il Ministero delle Costruzioni, dei Trasporti e delle Infrastrutture, il Ministero delle Miniere e dell’Energia, il Ministero della Giustizia, il Ministero della Pubblica Amministrazione e delle Autonomie Locali, Ministero dei Diritti Umani e delle Minoranze e del Dialogo Sociale.

Rimangono il Ministero dell’Interno, il Ministero degli Affari Esteri, il Ministero della Difesa, il Ministero dell’Integrazione Europea, il Ministero della Salute, il Ministero del Lavoro, dell’Occupazione, dei Veterani e degli Affari Sociali.

Il governo includerà anche il Ministero del commercio interno ed estero, il Ministero dell’istruzione, il Ministero della cultura, il Ministero dello sport e il Ministero della famiglia e della demografia.

I parlamentari dell’opposizione hanno chiesto che alcuni ministeri fossero fusi e che il nuovo governo trovasse un posto per il ministero del Kosovo e Metohija, così come il ministero della diaspora, ma questi emendamenti non sono stati accettati.

Il termine per formare un nuovo governo scade il 30 ottobre e, come precedentemente annunciato dalla coalizione di governo, il governo sarà formato entro i termini di legge.

Le decisioni sul personale del nuovo governo saranno note domenica dopo la seduta di presidenza del Partito progressista serbo.