Vittoriosi in Tunisia (1-0), gli australiani, arrivati in Qatar pieni di ambizione, possono sognare di raggiungere gli ottavi se battono la Danimarca o addirittura pareggiano…
Guus Hiddink, l’emblematico ex allenatore della squadra che ha prodotto la migliore prestazione nella storia australiana contro l’Italia negli ottavi di finale del 2006, ora dirigerà da solo al fianco del suo ex assistente, Graham Arnold, a settembre per celebrare il centenario dei Socceroos festeggiati in due partite contro la Nuova Zelanda.
Senza incidere ulteriormente sugli eventi, al Suncorp Stadium di Brisbane, poi all’Eden Park di Aukland, il 75enne bataviano ha potuto almeno trasmettere la sua grande esperienza, maturata in tre campionati del mondo con tre diverse nazioni (4 con Paesi Bassi nel 1998, 4° posto con la Corea del Sud nel 2002 e ottava fase finale nel 2006 con l’Australia).
Le due vittorie (1:0 e 2:0) non hanno cambiato lo stato della selezione prima di questo Mondiale, hanno solo confermato la loro buona dinamica.
Dopo essersi vendicati del Perù negli spareggi, lo stesso Perù che quattro anni fa li eliminò nella decisiva terza giornata dei gironi (0-2), i ragazzi di Arnold non sono riusciti a fare altrettanto con i Blues, troppo forti ma hanno battuto la Tunisia e ora sognano di qualificarsi per l’ottavo posto.
Conosci la missione difficile, ma non impossibile, tutt’altro. Attingono dagli scenari ristretti dell’ultima partita contro i danesi (1-1) e dalla loro difficile qualificazione dopo due soffocanti spareggi contro gli Emirati Arabi Uniti e quindi contro il Perù per credere nella loro buona stella. Con un quadro che si sta sviluppando in Europa, nello specifico in Scozia (anche se è più comune in D2), i Socceroos intendono mordere senza complessi in una competizione in cui non hanno assolutamente nulla da perdere.
Quattro anni dopo, la storia torna negli stessi tribunali
Perché anche se fossero arrivati in Qatar dopo un’imbattibilità di cinque partite, il loro programma per il 2022 non avrebbe offerto loro una nazione di livello mondiale. Peggio ancora, hanno perso contro le uniche due squadre nazionali che si sono qualificate per la Coppa del Mondo, vale a dire l’Arabia Saudita (0-1) e il Giappone (0-2). Niente di cui vantarsi o scambiare per qualcun altro.
E forse è grazie a quell’umiltà che i compagni di squadra del nuovo capitano ma emblematico portiere Mathew Ryan (che giocherà la sua terza finale consecutiva) possono sorprendere come gli uomini prima di loro hanno sorpreso 2006 d’Hiddink, vincitore del Giappone nella fase a gironi (3-1) per quella che è diventata la prima vittoria per una selezione dell’Oceania ai Mondiali, 32 anni dopo la loro prima e unica apparizione. La piccola sconfitta (0:1) contro le future italiane campionesse del mondo agli ottavi aveva risvegliato tanti rimpianti quante promesse… perché non è avvenuta.
Cercando di dare una nota più tecnica a uno stile di gioco storicamente basato sul coinvolgimento fisico, Graham Arnold intende affidarsi ancora ai suoi dirigenti, Mathew Ryan in porta, Aaron Mooy in porta, grazie all’emergere di una nuova generazione di Socceroos Recovery , Ajdin Hrustic in creazione e Duke in completamento per sopperire alla mancanza di talento ed esperienza internazionale dei giocatori, solo due dei quali giocano in Champions League (Ryan con l’FC Copenhagen e Hrustic con l’Eintracht Frankfurt).
Per quanto riguarda il Tolosa, seguiremo da vicino la carriera di Denis Genreau, centrocampista del TFC franco-australiano, che stava prendendo piede due mesi prima di un incontro inevitabilmente molto atteso contro la Francia, suo paese d’adozione. Quattro anni fa, un giocatore del Melbourne City FC, uno dei club del City Football Group, ha visto i Socceroos perdere contro i Blues davanti alla sua televisione. Non sapeva che quattro anni dopo, la storia avrebbe ripetuto gli stessi piatti. E che potrebbe essere uno degli attori principali…
Il suo calendario
22 novembre: Francia Australia (4-1)
26 novembre: Australia Tunisia (1-0)
30 novembre: Australia Danimarca alle 16:00
Come si è qualificata l’Australia?
Dopo un primo periodo perfetto (8 partite, 8 vittorie) conclusosi primo nel Gruppo B, ben davanti a Kuwait, Giordania, Nepal e Taiwan, l’Australia ha avuto più difficoltà a superare il secondo periodo, finendo solo terzo nel Gruppo B, lasciando l’Arabia Saudita e Giappone le qualificazioni dirette. La vittoria degli spareggi contro gli Emirati Arabi Uniti (2-1) apre le porte a uno spareggio intercontinentale che si rivelerà insopportabile. Erano tutti più contenti della qualificazione ai rigori contro il Perù (0:0, 5 a 4).
Il giocatore da tenere d’occhio: Denis Genreau, un angolo di Francia
L’ex giocatore del Melbourne City FC Denis Genreau, al Tolosa dal 2021, ha festeggiato la sua prima selezione nelle qualificazioni ai Mondiali contro Taiwan il 7 giugno 2021. Da allora, il 23enne centrocampista franco-australiano è stato convocato altre due volte, inclusa una delle ultime due partite pre-campionato. La promozione di TFC in L1 ha aumentato le loro possibilità di unirsi al Qatar a novembre. È il primo australiano a giocare in L1 dai tempi di Sterjovski al Lille nel 2000.
Il numero: 5
Eliminati al primo turno, ottavi di finale, eliminati dall’Italia (0-1) nelle tre precedenti edizioni, i Socceroos stanno disputando la loro quinta finale consecutiva nel 2006, su un totale di 6 presenze (la prima nel 1974). .
La nostra prognosi
Dopo l’esordio contro la Francia, l’Australia ha segnato un gol diretto contro la Tunisia e ora gioca un vero e proprio ottavo di finale contro la Danimarca. Se la Tunisia non batte la Francia, una vittoria contro i danesi e gli australiani saranno all’ottavo posto.
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