ULTIMO AGGIORNAMENTO 15:18
La pressione sugli indici europei aumenta poiché il trend rialzista dei rendimenti obbligazionari porta a nuove vendite, principalmente in titoli tecnologici.
In particolare, l’indice paneuropeo Stoxx 600 è sceso dello 0,7% a 441,37 punti, con la tecnologia in calo dell’1,5%.
La grande capitalizzazione dello Stoxx 50 registra perdite ancora maggiori dell’1,15% a un livello dell’indice di 3.793 punti, mentre nei singoli dashboard europei il DAX tedesco scende dell’1,1% a 14.490 punti, il CAC 40 francese – 0,95% a 6.486 unità e il Il FTSE 100 del Regno Unito è sceso leggermente dello 0,15% a 7.595 unità.
Nella regione, anche il FTSE MIB italiano è sotto pressione, in calo dell’1,3% a 24.255, mentre l’IBEX 35 spagnolo è in calo del -0,3% a 8.811.
I mercati del vecchio continente hanno iniziato la settimana con guadagni convincenti di oltre l’1% ieri, ma è probabile che il nervosismo cresca in attesa dei nuovi dati critici sull’inflazione statunitense di venerdì.
Si stima che il forte slancio nella più grande economia del mondo dia alla Fed l’opportunità di continuare la sua politica monetaria aggressiva senza innescare una recessione, ma i prossimi nuovi aumenti dei tassi stanno anche spingendo al ribasso i rendimenti obbligazionari, colpendo i mercati di tutto il mondo.
In questo clima, le obbligazioni statunitensi a 10 anni dovrebbero ancora rimanere al di sopra del 3% oggi, mettendo sotto pressione i titoli di sviluppo come la tecnologia.
Negli sviluppi politici seguiti dagli investitori, il primo ministro britannico Boris Johnson è riuscito a “sopravvivere” alla mozione di sfiducia, anche se rischia di uscire dal processo indebolito, poiché 211 parlamentari hanno votato per rimanere alla guida del Partito conservatore e 148 hanno votato contro.
Vale la pena notare che il 59% dei parlamentari ha votato per Johnson, mentre in un voto simile nel 2018 contro l’allora primo ministro Theresa May, il 63% l’ha sostenuta ma si è dimesso sette mesi dopo.
Altrove nella giornata, gli ordini manifatturieri tedeschi sono diminuiti del 2,7% m/m poiché la guerra in Ucraina ha continuato a colpire il settore.
Al contrario, la produzione industriale in Spagna è aumentata del 2,4% anno su anno ad aprile, mentre gli analisti avevano previsto un calo dello 0,2%.
Stamattina negli indici asiatici hanno prevalso andamenti leggermente ribassisti, mentre negli USA i futures mostrano oggi segnali negativi (Dow -0,7%) dopo una seduta di piccoli guadagni di ieri.
Sulle singole azioni, Biffa è aumentata del 28% in seguito all’offerta pubblica di acquisto di Energy Capital Partner, che la valuta a $ 1,69 miliardi.
La SAS svedese, d’altra parte, è crollata di oltre il 12% dopo che il governo ha annunciato che non avrebbe iniettato nuovi fondi nella società, danneggiando i suoi sforzi di ristrutturazione.
L’azienda di moda britannica Ted Baker è in calo del 20% dopo che il suo potenziale acquirente ha ritirato la sua offerta.
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