Roma, 1 agosto (EFE).- L’Italia noleggerà un “volo speciale” affinché i suoi cittadini nigerini, un centinaio di civili, possano lasciare il Paese se lo desiderano, a causa del deterioramento della situazione della sicurezza dopo il golpe militare.
“Il governo italiano ha deciso di offrire ai nostri concittadini di Niamey la possibilità di lasciare la città con un volo speciale per l’Italia”, ha annunciato martedì sui suoi social network il vicepresidente del governo italiano e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. .
Tajani, che non ha specificato una data precisa per questo volo, ha aggiunto che “l’ambasciata a Niamey resterà aperta e operativa, anche per contribuire agli sforzi di mediazione in corso”.
L’assalto all’ambasciata francese domenica scorsa durante una manifestazione a sostegno dei golpisti nella capitale del Niger ha allertato le autorità italiane, mentre fonti di intelligence dicono che il rischio di una nuova rivolta popolare è molto alto, secondo i media locali.
Oltre al centinaio di civili, in Niger si trovano circa 350 militari italiani, tra istruttori e un contingente di sicurezza, che secondo le stesse fonti sono “apparentemente tranquilli, anche se la tensione è alta”.
“Al momento non sussistono particolari rischi per l’incolumità degli italiani, dei civili e dei soldati. Difesa e Esteri lavorano in sinergia per garantire la sicurezza dei nostri connazionali e dei militari impegnati nella missione europea Eumpm e nella missione di sostegno bilaterale in Niger. Missione”, ha detto lunedì il ministro della Difesa Guido Crosetto.
La Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (ECOWAS) ha lanciato il 30 luglio un ultimatum ai golpisti in Niger, dichiarando che non esclude l’uso della forza se il presidente deposto non verrà rilasciato e riportato al potere entro una settimana. , Mohamed Bazoum.
Il colpo di stato è stato guidato da una giunta militare, autodefinita Consiglio Nazionale per la Protezione della Patria (CLSP), che ha annunciato la destituzione del presidente, la sospensione delle istituzioni, la chiusura delle frontiere e il coprifuoco notturno fino a nuovo avviso.
signore/pi
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