L’Italia non prenderà decisioni sull’invio di nuove armi in Ucraina fino a febbraio

ROMA – L’Italia non prenderà una decisione sull’invio di nuove armi in Ucraina fino a febbraio, a causa di tensioni politiche e considerazioni sui costi. Lo ha annunciato oggi la Repubblica.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato due settimane fa, dopo una conversazione telefonica con il primo ministro italiano Giorgio Meloni, che Roma invierà sistemi di difesa aerea a Kiev.

La Meloni ha poi riconfermato il pieno sostegno del governo italiano all’Ucraina, ricorda Reuters.

Tuttavia, subito dopo, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha espresso dubbi sulla capacità dell’Italia di fornire all’Ucraina sistemi di difesa aerea.

La Republika ha riferito, citando fonti anonime, che Meloni, un convinto sostenitore di Kiev, incontra la resistenza degli alleati di destra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi per approvare un decreto per inviare armi all’Ucraina.

Salvini e Berlusconi hanno legami di lunga data con Mosca, ricorda il giornale, indicando che fonti della Lega Nord di Salvini e della Force Italia di Berlusconi oggi hanno negato che ci siano stati problemi con l’approvazione di questo decreto, ha riferito Reuters.

La Repubblica riferisce che un altro problema che ostacola la decisione è il timore che l’esercito italiano rimanga senza i necessari sistemi di difesa aerea se invia aiuti all’Ucraina, riferisce Beta.

Arduino Genovese

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